Ambiente/L’aria cattiva di Trump

03 Dic 2019

Tenuto conto di ciò a cui abbiamo assistito finora nelle udienze per l’impeachment, non vi è letteralmente né un reato né un abuso di potere che possa indurre i repubblicani a criticare apertamente il presidente Trump. Se siete in attesa di una svolta plateale, smettete pure di trattenere il fiato.
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A ben pensarci, tuttavia, forse fareste bene a trattenerlo, perché la qualità dell’aria si è degradata in maniera significativa negli ultimi anni ed è già costata agli americani migliaia di vite. Se Trump resterà al governo, pertanto, l’aria peggiorerà ancora di più, e nei prossimi anni il bilancio dei morti si impennerà. Parlo di sostanze inquinanti con conseguenze nocive molto più immediate, soprattutto il “particolato”, minuscole particelle che rendono l’aria caliginosa e possono penetrare a fondo nell’apparato respiratorio. I rischi per la salute delle polveri sottili sono documentati da molteplici studi. La brutta notizia è che dal 2016 questo tipo di inquinante ha ricominciato ad aumentare, invertendo circa un quinto dei progressi ottenuti dal 2009.
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Uno studio ha appurato che l’anno scorso perfino questo aumento apparentemente modesto delle polveri sottili ha portato a quasi diecimila morti in più. Per contestualizzare questa cifra, potrebbe essere utile ricordare che Trump ha iniziato la sua presidenza parlando della “carneficina americana” e di una nazione succube di una criminalità violenta. In realtà, la criminalità era ed è ai minimi storici. Il punto è che il bilancio dei morti dell’era di Trump alla presidenza dovuti al peggiorare della qualità dell’aria è già ora di parecchie volte superiore alla “carneficina” da lui denunciata.
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Sembra forse indelicato farlo notare, ma il costo economico dell’aumento dell’inquinamento è anch’esso enorme. Lo studio parla di 89 miliardi di dollari l’anno. Si tratta di una cifra cospicua e implica che la crescita economica sotto la presidenza Trump è stata significativamente più lenta di quanto suggeriscano le cifre standard.
La situazione, oltretutto, si delinea di gran lunga peggiore in futuro. L’Amministrazione Trump sta lavorando a nuove normative che impedirebbero in modo efficace all’ Agenzia per la protezione dell’ ambiente (EPA, Envitonment Protection Agency) di utilizzare buona parte delle prove scientifiche riguardanti gli effetti nocivi dell’inquinamento per la salute. Questo fermerebbe la regolamentazione ambientale, ed è quasi certo che porterebbe a un grave peggioramento della qualità dell’aria e dell’acqua.
. Non sappiamo con precisione in che modo ciò avverrà, ma pare corretto affermare che se Trump resterà in carica, molti più americani moriranno in conseguenza delle sue politiche anti-ambientaliste rispetto al numero complessivo di tutti i morti ammazzati, per non parlare di quelli assassinati dagli immigrati che Trump adora descrivere come un’orda minacciosa di individui dalla pelle scura.
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Perché sta accadendo tutto ciò? Come hanno fatto notare molti osservatori, non agire per risolvere il cambiamento del clima per certi aspetti è comprensibile. Le emissioni di gas serra sono invisibili, e i danni che arrecano sono globali e a lunghissimo termine. Tutto questo rende relativamente facile il negazionismo.
Le polveri sottili, tuttavia, sono visibili, e i danni che arrecano sono sia relativamente localizzati sia abbastanza rapidi da constatare. Insomma, può darsi che abbiate pensato che la lotta contro l’inquinamento dell’aria godesse di un ampio supporto bipartisan. Ma oggi il partito repubblicano non è soltanto un partito che ha abbracciato folli teorie cospirazioniste sul riscaldamento globale. È diventato anche il partito dell’ inquinamento.
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Perché? “Follow the money“: seguite i soldi. Tra i vari settori industriali c’è una grande molteplicità di livelli in relazione ai danni ambientali che provocano per ciascun dollaro di produzione. I settori super-inquinanti, in sostanza, hanno puntato tutti tutto sui repubblicani. Nel 2016, per esempio, l’industria carbonifera ha dato il 97 per cento dei suoi contributi politici a candidati e cause repubblicane. E gli inquinatori adesso stanno ottenendo ciò per cui hanno pagato.
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Questa, a proposito, è una delle ragioni per le quali io e altri troviamo inconcepibile che persone come Joe Biden dicano che andrà tutto bene, una volta che Trump se ne sarà andato. Se Trump non sarà riuscito a distruggere la nostra democrazia, il suo lascito più deleterio sarà l’enorme devastazione ambientale che si lascerà alle spalle. La posizione pro-inquinamento di Trump, in ogni caso, non è un’anomalia. Da questo punto di vista, è davvero un uomo del suo partito.
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La Repubblica, 23 novembre 2019

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