Alle parole sono infine seguiti i fatti, e sono desolanti. Renzi ha presentato un governo cucito con il più vieto manuale Cencelli, in cui le nomine riflettono in maniera trasparente la necessità di guadagnarsi i voti delle varie anime del PD, finanche della corrente di Civati, che aveva minacciato di non votare la fiducia in Parlamento.
Ma la cifra che unisce gran parte dei nuovi ministri è – ahinoi – il fatto di non sapere assolutamente nulla delle questioni che da oggi avranno il potere di gestire per conto dell’Italia. Basti pensare al ministro della giustizia: in un ambito che pesa in maniera determinante nel giudizio che il mondo dà dell’Italia, è stato prescelto un politico di provenienza partitica, neppure laureato. Dunque, siamo tranquilli che non proverà a interferire, con sgradite competenze, nel processo di progressiva devastazione del sistema giustizia, da anni coerentemente perseguito.
In un paese ricco di stimati costituzionalisti, le riforme costituzionali – mai prima d’ora progettate con tale ampiezza – sono affidate ad una giovane avvocata le cui credenziali attengono interamente alla dimensione della fedeltà al capo. Anche lei, non darà verosimilmente fastidio al manovratore.
In piena continuità con il passato, le capacità e le competenze suscitano diffidenza e rigetto (perché sostituire Bray, che stava avviando un serio lavoro nella cultura? O la Bonino con una ministra di nessuna esperienza?), mentre vincono la fedeltà e l’appartenenza a gruppi e correnti al momento prevalenti.
Altro che innovazione! Le vantate novità sono solo di superficie: le donne, l’età. Ma gli italiani si aspettavano sostanza, e non l’hanno avuta.
Una cosa è sicura: Berlusconi gongola, per due motivi. Anzitutto perché con Orlando alla giustizia e un’esponente di Confindustria allo sviluppo economico – ministero che presiede tra l’altro alle comunicazioni – confida che i suoi interessi non subiranno indebiti attacchi.
E ancor più perché l’evidente disinganno delle illusioni che gli italiani nutrivano nei confronti di Renzi si farà sentire in occasione delle future elezioni, con tutto beneficio della destra.
Il vuoto, che si sospettava, è clamorosamente emerso e porterà, è facile previsione, al tracollo elettorale del PD.
Tutto vero. Speriamo che almeno non sia Berlusconi, ma il movimento 5 Stelle a beneficiarne. Nonostante tutti i difetti, molto meglio loro.
“Altro che innovazione”, “Una cosa è sicura”, “tracollo del PD”…. ma chi credete di essere? ma lei prima di parlare ha mai fatto qualcosa per sto paese?
Nell’articolo da dei dati assolutamente approssimativi e si permette anche di giudicare. Ma ha provato lei ad avere a che fare con un Napolitano che dice no a Gratteri ministro?
Ma crede che una o due lauree le diano la capacità di capire e giudicare gli altri?
Ma lei chi è per dire che i neo ministri del lavoro e dello sviluppo economico non sanno fare il loro mestiere?
Se avete la lungimiranza di capire come vanno le cose in anticipo come avete avuto quando avete appoggiato Bersani anzichè Renzi alle scorse primarie allora stiamo a posto, altro che tracollo.
Guardi che di Feltri e Sallusti che sparano a zero su tutto e tutti ne abbiamo abbastanza, ne facciamo volentieri a meno a sinistra.
E poi, “vuoto a perdere” lo dica ai ragazzi che della loro vita hanno fatto un passaggio dallo sballo, alla discoteca, al sesso e alle droghe, non ad un ragazzo che, pur con tutta la sua arroganza e i suoi errori, sono 10 anni che dedica la sua vita alla politica.
Impieghi il suo tempo meglio, và, che è facile giudicare dall’attico.
Ha visto che bell’autogol avete fatto? Ha visto i commenti sul post di facebook… mi fa piacere, non sono l’unica a pensarla così.
Che brutta fine sta facendo LeG, e pensare che era così interessante. Ora è del tutto inutile ed autoreferenziale.
gentile Rosanna, lei può naturalmente pensarla come vuole, con due precisazioni: uno, LeG non ha mai appoggiato Bersani; due, qui non c’è nessun attico. Al contrario, mi pare che le richieste di LeG, come dei cittadini in generale, non rivestano il minimo peso, quando si tratta di spartirsi il potere. Cordialmente ER
Su questo governo pesano, tanto per cominciare, due macigni: la cancellazione di Gratteri e l’esplicito rinvio della legge elettorale a dopo la cancellazione del Senato che il Parlamento potrebbe anche non approvare…
La critica ci sta tutta ma il “neppure laureato” ce lo si poteva risparmiare in quanto la laurea non è una garanzia.
@Loris Marconi
La laurea non è una garanzia, ma quando una persona entra in sala operatoria, non ha la pretesa che chi stia per operarlo sia un medico e abbia conseguito laurea e rispettiva specializzazione? Il sistema giudiziario italiano è al collasso e sarebbe auspicabile veder entrare in sala qualcuno di capace pronto ad operare, non un politico di seconda fila, amico di un amico.
Caro Matteo,
Quante facce hai? una l’hai persa sostenendo fino allo spasimo la sovrintendente del Teatro Comunale. Avevi promesso di rimetterci la faccia, noi ci abbiamo rimesso un teatro con una tradizione uguale alla Scala, ma tu sai che cos’è la Scala, non quella che si sale e la tua faccia ? E sempre lì. Anche lei andava bene perchè donna e giovane. Che criterio di scelta è ?Ora ti prepari a distruggere l’Italia con gli stessi principi. Più rabbia di te me la fanno gli italiani che sono proprio dei creduloni : prima Berlusconi, ora Renzi e poi chi sarà forse Grillo o di nuovo Berlusconi. Che squallore intellettuale e morale
Annamaria Ingiulla
Il Governo ormai c’è e lo vedremo al lavoro presto. Non è questione di essere più o meno indulgenti: la situazione del Paese è molto grave, l’erba da tagliare è alta e molto fitta e qualcuno deve cominciare a farlo.
L’Associazione può e deve discutere quanto avviene, ma senza pregiudizi o diffidenze. Sono già troppi quelli che storcono il naso, inarcano il sopracciglio, si indignano a comando.
Qui abbiamo una squadra di persone giovani, molto ambiziose e con competenze certamente non inferiori a molti dei loro predecessori. Il cambio della classe dirigente sta avvenendo: sarà vero o finto? Lo capiremo nelle prossime settimane, ma per favore non alziamo fuochi di sbarramento sulla purezza ideologica dell’operazione. La politica è l’arte del possibile e deve fare i conti con la realtà (Obama docet!). Io apprezzo lo stile indubbiamente nuovo e non mi farò incantare dalle apparenze. I risultati fortunatamente si misurano. Negli ultimi decenni (!!) le uniche misure apprezzabili rimontano al primo governo Prodi. Cerchiamo di andare avanti. E presto.
Per la gioia degli ergastolani il nuovo ministro è Andrea Orlando!
@etrotta
Dare tempo a Renzi per dimostrare di che pasta è fatto? Lo si sa già, “Enrico stai sereno. Nessuno ti vuol fregare il posto”, aveva assicurato il segretario del Pd prima di impallinarlo. Analogamente aveva promesso agli italiani riforme e novità, per poi incontrare a stretto giro Berlusconi, solo per riproporci una versione addomesticata del Porcellum. La sua visione economica è parallela a quella di confinustria (che molto ci ha giovato negli anni di Berlusconi e Monti). Più che andare avanti, qui si torna indietro!
Una nota a margine. La politica è l’arte dell’impossibile, come ha dimostrato Gandhi quando ha sconfitto il colonialismo inglese in India, o quando i partiti socialisti e comunisti di tutta Europa hanno piegato il padronato a delle condizioni di lavoro più umane. Fosse per la gente “pragmatica” e prudente, saremmo ancora fermi al codice di Hammurabi.
@oberyn
Sogni pure, lei è libero/a di farlo; ma non sulla pelle dei cittadini, che hanno diritto di essere governati.
Si chieda solo quali alternative ha finora offerto il panorama politico (non solo la destra, ma anche la sinistra, della quale sono comunque fiero di fare parte).
Le alte strategie di D’Alema, la cicoria di Rutelli, i sogni inconcludenti di Veltroni, il pragmatismo suicida di Bersani che perde elezioni già vinte, oppure la rabbia aggressiva (ma senza responsabilità) di Grillo, l’eloquenza di Vendola (che ride con Archinà), oppure la magnifica profondità di pensiero di Bertinotti, oppure, dica lei, vado avanti?
Ricordi che in democrazia per governare ci vuole la maggioranza: la minoranza, per quanto splendente ed illuminata, predica, si indigna, ma non si assume responsabilità. Troppo comodo.
Se Renzi fallirà, io non gioirò; temo invece che molti di noi lo faranno, contenti di avere buttato giù un altro birillo! Auguri!
@etrotta
Ho sentito dire che al primo punto del programma di Renzi ci sarà la famosa legge sul conflitto d’interessi. Da quanti anni l’aspettiamo, venti? E la realizzerà con l’aiuto di Alfano. Poi ci proporrà una moderna legge sull’eutanasia, messa a punto dal fido alleaten Casini. Per finire andrà a rinegoziare quel Debito Pubblico che rappresenta al 31/12/2012 € 1.989.432 milioni, dal sito del Tesoro con il più nobile dei copia incolla. Difficile stabilire, dunque, chi sia a sognare e chi a illudersi.
In democrazia il proposito della minoranza dovrebbe essere farsi maggioranza senza svendere le proprie idee. Non abdicare dalle proprie idee per intercettare il fantomatico voto dei moderati. Per ogni Mastella e Cirino Pomicino che Prodi fece imbaracare, strappò cento voti a destra e ne perse un milione a sinistra. Da dove pensa che venga il malcontento scomposto di Grillo? Invece di difendere le idee di sinistra con convinzione, il Pd vi rinuncia, si schermisce, le annacqua.
Un altro aspetto della sua analisi che non condivido, riguarda l’assunzione di responsabilità che la minoranza dovrebbe compiere. In democrazia la responsabilità ultima resta agli elettori. Supponiamo che io abbia votato Margherita Hack alle elezioni del 2009, mi assumo la responsabilità del mio voto. Non posso e non voglio assumermi la reponsabilità di chi ha votato nani e ballerine, corrotti e corruttori. Amen.
cara rubini, non trova che la desolazione e il vuoto a perdere, come lo definisce lei, della compagine governativa, potrebbe essere il frutto di una precisa volontà di renzi, che consiste nell’aver scelto personaggi di non elevato spessore politico, tali da non oscurare la sua figura di leader carismatico? il giovane politico toscano è talmente ambizioso che vuol far credere ai commentatori politici che il suo è il governo renzi e non un semplice governo di coalizione e che non importa o quantomeno è relativo che nei singoli dicasteri ci siano pinco o pallino o che siano competenti o incompetenti, perché tanto c’è lui come nocchiero della nave e statene certi, questo è il messaggio che lancia, che riuscirà a portarla al sicuro nel porto; quanto al resto del suo post, mi sorprende il suo dire che le vantate novità sono solo superficie: le donne, l’età; trattasi di un’affermazione superficiale ed incauta che un’attenta osservatrice ed analista politica come lei si sarebbe potuta risparmiare, anche come voce dal sen fuggita; cordialità michele soldovieri.
L’analisi è semplicemente oggettiva.
E si è comunque costretti dalle circostanze a fare tifo a favore. Ma no c’è nulla che possa alimentare razionalmente la speranza.
Le migliori eccellenze del Paese rimangono fuori dai luoghi di guida, mentre in Parlamento bivaccano mediocri senza obblighi di mandato e senza libertà dal proprio padrino.
Tratteniamo il fiato per 100 giorni…
Sig.ra Rubini
per attico intendevo coloro che giudicano da una posizione privilegiata e probabilmente con la pancia piena. Un po’ come ha fatto Barca quando gli è stato chiesto di sporcarsi le mani per questo paese.
si guardi La Grande Bellezza, e mi capirà.
Riguardo Bersani, si rilegga i post di allora di Bonsanti ed altri. La guerra santa era già partita. E quando si decide di parlare contro uno va da se che ne esce meglio l altro.
Riguardo i macigni su questo governo… parlatene con Napolitano, sul quale poche volte esprimete critiche serie, nonostante i suoi numerosi errori.
Gratteri lo ha bloccato lui, e sulla legge elettorale non polemizziamo, è chiaro che i problemi sono nati dal gruppo parlamentare pd, motivo per cui lo scapestrato renzi ha provicato lo strappo con Letta che non gli aveva assicurato l appoggio necessario per mantenere la situazione immobile come negli ultimi 10 mesi.
avrei voluto leggere su lui, la sua inettitudine e i suoi strani legami post altrettanto caustici… a quanto pare deve pure piacervi…
Troppo facile sparare su un ragazzetto che ci prova a costo di sbagliare e stare zitti su chi resta immobile…, e anche scontato.
Non servono a nulla questi trattati da intellettuali radicalchic. Dimostrano solo il distacco che c’è tra voi e il paese reale.
Parliamo di chi l’ha rovinato questo paese, non di chi non ha ancora dato prova di se.
Ottimo articolo, lo condivido totalmente.
Su Napolitano è efficacissimo il confronto col presidente Scalfaro: questo si oppose duramente a Berlusconi per impedire a Previti di diventare ministro della giustizia, re Giorgio si è opposto a che lo diventasse Gratteri!
una ipotesi drammatica::: e se il nuovo presidente della repubblica che andrà a sostituire Napolitano (le cui dimissioni non sembrano lontanissime)fose eletto con i voti anche di Forza Italia perchè
favorevole a concedere la Grazia -al nostro innocentone????