Riforme: Cgil, con Ddl rischio pasticcio, parlamento corregga

12 Giu 2013

Con il ddl sulle riforme costituzionali “c’é il rischio di un grave pasticcio che il Parlamento, in sede di conversione, deve correggere riportando tutto allo spirito costituzionale”. Leggi la denuncia dei Comitati Dossetti per la Costituzione

Con il ddl sulle riforme costituzionali “c’é il rischio di un grave pasticcio che il Parlamento, in sede di conversione, deve correggere riportando tutto allo spirito costituzionale”. Lo afferma il segretario confederale Cgil, con delega agli Assetti istituzionali, Danilo Barbi.
“La revisione della Costituzione – dice – deve rigorosamente seguire le indicazioni della Costituzione medesima. In questo senso non possiamo non denunciare come il disegno di legge costituzionale rischi di essere un grave pasticcio. In particolare sue due questioni: l’articolo 138, circa le modalità sul cambiamento della Costituzione, e la questione dei referendum popolari confermativi delle modifiche costituzionali.
Su questi due punti si introducono gravi confusioni, non a caso denunciate dai comitati Dossetti per la Costituzione e da ‘Salviamo la Costituzione'”.
La Cgil – conclude Barbi – “fa appello al Parlamento perché in sede di conversione di questo provvedimento lo corregga e lo riporti allo spirito costituzionale, ripristinando i tempi previsti per la doppia lettura e assicurando che vi saranno diversi referendum, a seconda delle diverse modifiche e titolo per titolo della Costituzione, e non un unico referendum che metta insieme cose distanti come ad esempio il presidenzialismo con il superamento delle Province”.

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