L’educazione civica non è più insegnata nelle scuole. La Costituzione è sconosciuta.

Oggi non sono qui né come studente, né come rappresentante di un liceo. Oggi parlo davanti a voi come cittadino italiano. Mi reputo, e tutti noi dovremmo reputarci fortunati ad essere qui, a rendere onore alla nostra Costituzione, la quale, creata dai padri costituenti più di 67 anni fa, non invecchia mai. Le scuole partecipanti a questo progetto hanno adempito a ciò per cui vale la pena ANDARE a scuola, o meglio FARE scuola. Che cosa è  la scuola  se non imparare per prima cosa l’educazione alla civiltà? Vi ricordate una materia che prendeva 5 pagine del sussidiario, in quinta elementare? Ebbene quella materia era educazione civica, sapere la nostra costituzione, i doveri e i diritti di un buon cittadino. Ho dovuto aspettare 6 anni per  avere l’opportunità di approfondire quegli argomenti lasciati cadere delittuosamente così in fretta, e l’anno scorso ero qui a testimoniare come oggi l’importanza del vivere come cittadini di uno stato. Nessuno ci insegna ad essere buoni cittadini, soltanto la nostra coscienza può farlo. L’insegnante può aiutare, la costituzione, certo, è il mezzo, ma se non riusciamo a superare le nostre egoistiche ed egocentriche ambizioni  è inutile parlare di tutto ciò. Il bene comune è la fonte della ricchezza individuale, riuscire a tutelarlo, mediante la Costituzione è un nostro DOVERE, che sia tutelato è un nostro DIRITTO.

Grazie a tutti.

* Studente del Liceo Scientifico Gullace Talotta

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