Sei sempre lì
Minaccioso
Nel silenzio che rompi
Di grida di gesti
Forse gli ultimi
Forse solo strategici
Per sgretolarmi un altro po’
L’anima e il corpo
Ormai piccole cose
Scosse dal dolore e dalla paura
Quando ero bambina
Ogni margherita era perfetta
E io non sfogliavo margherite
Che sia tutto cominciato allora?
I fiori restavano intatti
Bellissimi trionfanti
Porgerli era la felicità
I desideri, le speranze
Si accumulavano
Senza mai appassire.
Ma oggi, a che gioco giochiamo?
Morirò stasera
Morirò stanotte
Al buio
Un pugno e via
È durato pochissimo
Un’altra donna ammazzata
Nel mucchio non conta
Nemmeno se quella
Sono io
Una realta’ cruda e dolorosa; una giovane anima crudelmente martoriata da un truce boia.
Un solco profondo nella nostra coscienza collettiva. L’amara visione del nostro torbido essere nell’impietoso specchio della vita.
La fuga nel massacro, nella follia omicida. Non può esservi misericordia per queste vili esecuzioni.
Carlo Torino
Da donna e mamma sono rimasta sconvolta dalla morte di quella ragazza
di Enna uccisa dal fidanzato. Viviamo in un mondo in cui le
donne faticano ancora per essere accettate come esseri umani, portatori di diritti. A volte mi scontro con delle realtà in cui l’uomo e’ padrone e la donna un suo corollario. Nessuna opinione, nessuna libertà di espressione. L’uomo di oggi non accetta che la donna possa essere diversa da come l’ha sempre vista ed avuta. Donne che studiano, vogliono lavorare, ma che vogliono anche l’amore, la famiglia. Ed ecco che nell’ambito familiare nascono i problemi: condivisione dei compiti, gestione dei figli, lavoro, ma anche trovare i propri spazi. Esistono, purtroppo, ancora oggi degli uomini che vedono la donna solo come colei che deve accudire la famiglia e quando ciò non avviene scatta l’ira, la rabbia per essere uscita fuori dagli schemi. La donna pero’ non vuole subire più ed li’ che la rabbia degli uomini si fa piu’ cruenta. Quante volte sentiamo dire di donne separate che vengono uccise dagli ex mariti che non vogliono accettare la fine di un rapporto. La ragazza di Enna e’ stata uccisa perche’ in un momento di intimità aveva detto il nome dell’ex fidanzato. La gelosia rabbiosa ha ucciso la ragazza.
Da mamma ho tanta paura per mia figlia. Quando cambieranno gli uomini? O meglio quando cresceranno?
Togliere la vita a una persona è sempre da condannare e credo che la pena dovrebbe essere massima. In Italia, ormai siamo all’emergenza, non si può stare a guardare mentre mariti, fidanzati uccidono le proprie compagne di vita. La donna, purtroppo, spessoe volte viene considerata come proprietà dal suo uomo; credo che nessuno deve essere considerato proprietà di un altro. Perchè, se un rapporto finisce, l’uomo ricorre alla violenza e perchè lo Stato fa molto poco. Abbiamo una legge che dovrebbe tutelare la domma, ma credo che non sia sufficiente; si deve incidere anche culturalmete far passare l’opiniono che la donna è uguale all’uomo con tutti i diritti e i doveri di questo mondo. L’ultimo omicidio in ordine di tempo, mi riferisco alla ragazza di Enna è una cosa allucinante, una ragazza di 20 anni massacrata perchè la relazione con il suo fidanzato non andava bene. quando una relazione finisce, ognuno prende un’altra strada, punto e basta, se si è uomini se si è pezzi di m… allora la legge deve intervenire pesantemente. Quando un genitore, vede la propria figlia trucidata, e la propria vita a non avere nessun senso, mille pensieri mi vengono alla testa. Siamo arrivati a una svolta, il vaso è colmo, non si può assistere a questa barbarie.