* Il big bang è servito per prima cosa a chiarire sui contenuti alcune cose. Sappiamo come la pensa Renzi e tutti i suoi su elementi fondamentali della politica (sono con Marchionne…); dice di raccogliere le 100 idee tramite i contributi in rete, ma chi verifica e controlla questi contributi ? Chi decide quali prendere e quali cassare? Questa non è una forma partecipativa di democrazia, ma solo un supermarket dei contenuti, dove i capi scelgono e decidono (usando meravigliosamente gli strumenti della rete e dei new media, (ma la decisione resta oligarchica). Se così non è parliamone…
* Il Pd di Bersani &Co. è finito, “superato” come ha detto Baricco. Il segretario stesso lo ha capito: venerdì parla di primarie aperte, ieri sera , sentendosi “superato” rimette in campo l’idea/regola che il candidato del pd lo sceglie la direzione del partito…
*Civati, Serracchiani, Chiamparino…e chi vorrà è giusto che si candidi; chiedevamo un partito contendibile e che contendibile lo sia davvero.
* Noi della società civile: chi si candida ci chiarisca in modo netto metodi e priorità della propria agenda politica (sui temi del controllo e della partecipazione alla elaborazione dei contenuti, dei programmi e sulla loro attuazione- al diavolo proclami ed effetti speciali, vi misureremo sui fatti e sulla sostanza).
* Indicateci quali sono le vostre stelle polari: nessuna delega in bianco.
* I 100 punti: molte idee già esposte da altri (rinnovamento e selezione della classe politica basata sul merito, ad es.), qualche spunto, altri emendabili, altri ancora criticabili. Ma discutiamo, discutiamo. Forse è la prima volta che ci dovremo confrontare su cosa e come fare la nostra parte, anziché parlare di come fare le primarie e quali alleanze scegliere.
* Se queste proposte dividono nel merito ben vengano, questa è la politica e dopo, ognuno per la sua strada.
* La situazione del paese impone responsabilità a tutti: Renzi sabato 5 vada a Roma.
idee, proposte, programmi…..
su, basta con la fumara, quello che serve, adesso, subito è una persona, meglio, un collegio di persone serie, rigorose, integre.
Facciano quello che si deve fare, ma con la massima serietà. E subito.
Al varietà ci siamo stati già anche troppo.
Non credo che in questo momento ci sia poi tanto spazio, e minchiate ne sono già state sparate a sufficienza.
Silvana
Concordo nei contenuti con quanto sostiene Silvana. Attualmente serve un’ “ancora di salvezza”, un “collegio” che sia credibile e che agisca con la massima serietà. Questa però rimane necessariamente un’opzione di natura transitoria, dettata dall’urgenza dell’attuale situazione in cui si trova il nostro sventurato Paese. A mio parere, quindi, le idee, le proposte e i programmi devono continuare ad essere il pane quotidiano di cui si deve parlare e di cui la politica non deve dimenticarsi. I vari Bersani, Bindi, Letta, Franceschini, oltre a ripetere la necessità di un “governo di responsabilità e/o di salvezza nazionale”, hanno perso l’abitudine di spiegare quali sono le loro ricette. Quindi ben venga il giovane Renzi che, piaccia o non piaccia (per carattere, per formazione, per ideologie), continua ad essere propositivo, continua a trasmettere un’idea di politica che si preoccupa della gente, anche in un grave momento di crisi come questo.
In conclusione, prendendo spunto dall’intervento di Bruni, si discuta si discuta e si continui a discutere di merito, di contenuti, senza barricarci su tatticismi politici. E credo che Renzi (ripeto, piaccia o non piaccia) stia dando un positivo contributo alla discussione “nel merito”.