Eco a Gerusalemme attacca il Cavaliere. È polemica

24 Feb 2011

Umberto Eco, alla fiera del libro in Israele, a chi gli chiede se Berlusconi può essere paragonato ai dittatori nordafricani, sostiene che il paragone potrebbe essere fatto con Hitler: anche lui giunse al potere con libere elezioni

Professore, che pensa di Ian McEwan che non ha boicottato questa Fiera del libro di Gerusalemme?… Ha fatto bene… Per lo scrittore britannico, venendo qui, non ha risparmiato attacchi alla politica d’Israele: anche lei è critico? Guardi, ho talmente tanto da dire contro il governo italiano che non ho il tempo di parlare del governo israeliano….
Va bene, allora: siccome siamo in Medio Oriente e lei ha partecipato alla manifestazione milanese contro Berlusconi, che cosa pensa di chi paragona Berlusconi a Mubarak, a Ben Ali, a Gheddafi e a questi gentiluomini? Il paragone, intellettualmente parlando, potrebbe essere fatto con Hitler: anche lui giunse al potere con libere elezioni. Ma Berlusconi non è un dittatore come Mubarak e Gheddafi, perchè lui ha vinto le elezioni col supporto di una grande maggioranza degli italiani. In Italia non c’è lo stesso regime dei Paesi del Nord Africa e non va dimenticato il fatto che c’è un elettorato pronto a supportare Berlusconi. piuttosto triste, ma è così.
Che echi: è in una saletta a un paio di chilometri da Yad Vashem, dov’è venuto a presentare il suo Cimitero di Praga, che Umberto Eco intellettualmente parlando seppellisce l’esperienza berlusconiana. Lo fa con un’iperbole in conferenza stampa, a mezzogiorno, davanti a una decina di giornalisti. Accendendo una polemica che la sera gli è difficile spegnere: Non volevo fare nessun parallelo col nazismo – precisa alle otto e mezza, poco prima d’accomodarsi a un caffè letterario con Abraham B. Yehoshua -. Non sarei stato così stupido da fare un paragone così in un Paese che conosce la differenza. In un’ora e mezza oggi s’è parlato di boicottaggio, d’antisemitismo. Quella era solo una parentesi in un discorso più ampio…. Troppo tardi. A quell’ora, gli ha già risposto duro Sandro Bondi, ministro dei Beni culturali: desolante che un uomo di cultura come Eco abbia voluto stabilire un raffronto tanto provocatorio quanto offensivo per la verità e la sensibilità di milioni d’italiani, e che abbia voluto farlo in una città come Gerusalemme. In scia ecco il suo vice, Francesco Giro: Eco ha perso la testa. E poi i pdl Margherita Boniver, lo scrittore entra nella grande tradizione della commedia all’italiana; Osvaldo Napoli, è riuscito a offendere gli italiani, gli israeliani e la comunità ebraica; Mario Valducci, imbarazzante. L’udc Maurizio Ronconi: Dichiarazioni come quelle di Eco puntellano le ragioni di Berlusconi, ha fatto una figuraccia. Il nome di quella cosa, il nazismo, fa sparire tutto il resto. Chiedono a Eco se non pensa che i giovani magrebini siano un po’ più svegli di quelli di casa nostra: Sono stupefatto per quanto succede in Nord Africa. Le nuove generazioni sono riuscite con Twitter e Facebook a organizzare una rivoluzione in cinque Paesi diversi, in una maniera che i loro padri non sarebbero stati in grado neppure di immaginare. Poi l’ultima risposta a Bondi, che arriva come un sibilo: irrilevante quel che il ministro dice. Non se lo fila nessuno.

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