No B Day, Ginsborg e le ragioni di una nuova legge elettorale

04 Ott 2010

Dal palco romano lo storico illustra la campagna di LeG contro il Porcellum. “Siete il futuro della democrazia italiana”, dice agli 80 mila che riempiono la piazza.

E’ intervenuto a nome di Libertà e Giustizia, per spiegare la campagna contro il Prcellum, “una legge iniqua e antidemocratica che toglie ai cittadini il diritto di scegliere”.

Dal palco del No B Day Paul Ginsborg ha illustrato il lavoro dell’associazione che con appelli e manifestazioni ha fin da subito segnalato l’urgenza di metter mano alla legge elettorale per cancellare quella scritta da Roberto Caledroli.

Introdotto come Mister Paul, sul palco dei Viola, lo storico gioca con le parole. “Sono inglese e dovrei essere di sangue freddo – dice – ma facendo il corteo mi sono comosso”. Legge dal palco gli slogan che lo hanno colpito: “Dalla cultura nasce la democrazia”, quanto è vero, commenta. Poi si rivolge al pubblico, gli 80 mila giovani che hanno affollato le strade di Roma, sabato pomeriggio.

“Siete il futuro della democrazia italiana. Sono qui – continua – in rappresentanza di Libertà e Giustizia, una piccola ma significativa organizzazione che lotta per la democrazia. Un’associazione che può contare su  41 circoli in tutta Italia e che ha lanciato una grande campagna per cambiare questa legge elettorale. Hanno aderito già in 150 mila con le loro firme raccolte attraverso il sito internet, la rete e le manifestazioni”. Paul Ginsborg si addentra nel tema. “LeG – racconta – ha collaboratori di spicco, cito solo Gustavo Zagrebelsky”. Parte un lungo applauso del pubblico. “Non dirò molto di questa legge elettorale – continua Ginsborg – hanno già spiegato tutto, dico solo che Roberto Calderoli, l’autore, l’ha definita una porcata. E, da inglese, dico che non è un’espressione rassicurante”. Tra le risate dei ragazzi che riempiono piazza San Giovanni, Ginsborg si fa serio e avanza la proposta, così come l’ha articolata Libertà e Giustizia. “Bisogna cambiare – dice – e il modo più semplice è quello indicato proprio da Zagrebelsky, basta una legge di un rigo che dica: è abrogato il Porcellum, è riportato in vigore il Mattarellum”. Certo, spiega Ginsborg, “il Mattarellum non è il sistema migliore, ma è sicuramente meglio della porcata”.

Nell’ultima manciata di secondi lo storico si apre ad una confessione personale: “All’inizio del 2009 sono diventato cittadino italiano – rivela, scatenando gli applausi – I miei amici mi hanno detto agghiacciati: ma chi te l’ha fatto fare? Il più cinico, mi ha dato una pacca sulla spalla: bene Paul, ora puoi dire come noi mi vergogno di essere italiano. Io però sono fierissimo di essere italiano e sono fiero di appartenere a questa parte democratica degli italiani che è qui con noi in questa piazza”.

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