La bestemmia coincide ormai per tutti noi con quella pronunciata da Berlusconi tra le risate sue e dei militari all’Aquila e immortalate dall’Espresso.it. Ne parlo con un mio amico, giovane parroco di un paese toscano dove certamente si bestemmia quando il mare costringe in porto i pescherecci o quando qualcosa di grave opprime l’animo o il corpo. Alla bestemmia ci si avvinghia, a invocare l’ira della divinità contro chi o che cosa ci sta colpendo.“Vedi, io sono profondamente indignato. Berlusconi usa la bestemmia per far ridere, ne fa il cuore di una barzelletta. Questa è la vera oscenità. Mi sono trovato ad affrontare situazioni in cui per il dolore fisico certi anziani bestemmiano: una litania continua, ossessiva che si trasforma in preghiera. Ho detto loro: la tua bestemmia arriva a Dio come una preghiera, una richiesta di aiuto, non un’imprecazione… Ma bestemmiare per far ridere, questo no. Tanto più se il bestemmiatore è una figura istituzionale, che ricorre alla risata per conquistare consenso e offendere una donna. Un consenso basato su quelle parole oscene. Spero che molti capiscano”. La bestemmia è soprattutto un’invocazione estrema per i momenti estremi. Banalizzarla e farne strumento di consenso, dunque di potere, più che pagano è vile.
Più che altro è una espressione di pessimo gusto e di ignoranza ; detta poi da un responsabile politico è pure un insulto e quindi non fa affatto ridere.
Dobbiamo pero’ sempre ringraziare quella parte di incosciente popolo italiano che ha eletto a presidente del consiglio questo burino incivile , ormai perso nei suoi deliri di grandezza.
Il nocchiero della nave ha arricchitodi recente il suo repertorio orale per rendere più incisivi i messaggi alla ciurma. Questo si che è coraggio, innovazione. La bestemmia è finalmente sdoganata nella letteratura istituzionale e del comando: messaggera di vigore, chiarezza, letizia. Lo scroscio di risate tributato al cantore, “tutti parean beatamente fuor di senno!”, è il voto di laurea più sincero e limpido del senato accademico che normalmente lo circonda. Finalmente, pornografia e bestemmie, diventate farcitura di ogni messaggio dello statista, è assurta ad asse portante dei messaggi ecumenici lanciati espressi dal duce italico, messaggi intersociali e interreligiosi, consente di dare ai toni e ai contenuti una immediatezza impossibile con altri mezzi.
Sì, si avvertiva un grande vuoto! po…… (acc. mi stava scappando! vergogna a me!)
Il Bersani che c’ha “i ….ni rotti”, recita un passo del “Galateo” di Monsignor Della Casa? Soltanto ieri, Bersani, si è esibito in cotanta naturaleza.
Scurrile come Berlusconi, o se lo può permettere per dispensa papale?
CF
il clown da circo (chiedo scusa ai veri clowns) colpisce ancora; ora B. cerca di sdoganare la bestemmia anche presso le autorità ecclesiastiche, servendosi della complicità di monsignor fisichella che con una ipocrisia che rasenta l’ignavia parla di contestualizzazione, giustificando così un comportantamento che abbassa la soglia della dignità morale ad un livello mai visto finora.
B. si accanisce contro la bindi, con la complicità ridanciana dei pappagalli ammaestrati in divisa militare, la cui sola colpa è fare politica in modo pulito e degno ed usare l’intelligenza e l’onestà come modalità di rappresentazione del proprio pensiero, condivisibile o meno, a cui B. è in grado di contrapporre unicamente la volgarità della battuta pesante da caserma.
E’ a quest’uomo che è stata affidata la sorte di un paese che fino ad una quindicina di anni fa, godeva ancora della considerazione delle cancellerie europee e mondiali.
Ogni ulteriore commento mi sembra superfluo, laddove le parole di sandra bonsanti mi sembrano quelle che meglio esprimono un sentimento comune a tutti coloro che considerano vile associare la bestemmia ad una donna di grande valore.