Post-it, slogan e bandiere contro il bavaglio

02 Lug 2010

ROMA – E’ disseminata di giallo, la Piazza Navona gremita che oggi dice “no” alla legge bavaglio: sono le centinaia di post-it con cui i cittadini, sull’onda dell’iniziativa nata su Internet e rilanciata da Repubblica, esprimono la propria protesta. La gente se li appunta praticamente ovunque: sui vestiti, sugli zaini, sui cartelli su cui hanno scritto gli slogan. Ma la manifestazione indetta dalla Fnsi contro il disegno di legge sulle intercettazioni  contiene anche tanti altri colori: il viola delle t-shirt del popolo web, e l’arcobaleno formato dalle tante diverse bandiere presenti. Quelle dei partiti (Pd, Italia dei valori, Sinistra e libertà), e quelle delle decine e decine di associazioni che hanno deciso di far sentire la loro voce. Sensibilità diverse: sindacati come la Cgil, ambientalisti, esponenti del mondo cattolico, autoconvocati via Facebook. Tutti uniti, a migliaia, nel nome della Costituzione e del diritto a essere informati. Pronti ad applaudire le parole di Roberto Saviano: “Altro che privacy, si difende solo il malaffare”. E a darsi appuntamento di nuovo, a partire dal 29 luglio, davanti a Montecitorio, dove il provvedimento sarà discusso in aula.

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