Primo, combattere la corruzione

24 Lug 2006

Redazione

Ecco cosa prevedeva in materia di corruzione il Programma di governo dell’Unione presentato per le ultime elezioni politiche e sottoscritto da tutti i segretari dei partiti del centrosinistra, lo scorso aprile. “Il tema dei costi della politica è centrale per sia per un sistema politico funzionante e legittimato. Il problema non è “se” la politica costa, ma “quanto” e attraverso quali modi: i costi devono essere trasparenti e controllabili e la collettività deve conoscerli con chiarezza. I costi trasparenti sono anche un ostacolo alla corruzione: ai costi occulti corrispondono spesso rendimenti occulti, che pesano su tutta la collettività e falsano il gioco democratico.Bisogna innanzitutto combattere la corruzione, fenomeno ancora vivo, come prova il 42° posto che l’Italia ha ottenuto nel 2004 nella classifica di Transparency International, l’autorevole ONG indipendente che si batte contro i fenomeni di corruzione.Spesso poi i costi della politica ribaltati sulle amministrazioni e sulle istituzioni. Oggi questo fenomeno è particolarmente grave ed evidente: gruppi e interessi particolari si appropriano di strutture che invece devono essere al servizio di tutti. La politica non può e non deve finanziarsi a spese dell’amministrazione pubblica.
I danni causati dal governo Berlusconi richiederanno anni per essere riassorbiti:- prescrizione dei reati di corruzione contro la pubblica amministrazione con la legge ex Cirielli;– aumento di 103 direttori generali (a dispetto della drastica riduzione del numero dei ministeri realizzato dalcentrosinistra);- una spesa di circa 195 milioni di euro per le segreterie dei ministri.

(pag. 22)
daremo maggiore attenzione sia ai reati connessi all’attività amministrativa, come la corruzione, sia alla criminalità economica, che falsa le condizioni di concorrenza e di mercato; (pag.78)
L’Unione riconosce l’utilità e l’importanza di realizzare l’introduzione di un Codice Etico nella sottoscrizione degli accordi commerciali dell’Italia, nonché delle imprese italiane con paesi terzi. Il Codice Etico è uno strumento che vuole garantire nella sottoscrizione di accordi commerciali il rispetto dei diritti umani, sindacali, la tutela dei minori, la conservazione delle risorse naturali, l’assenza di pirateria di materiale biologico e la lotta alla corruzione, quale percorso fondamentale in materia di Responsabilità Sociale delle Imprese e di dimensione sociale della globalizzazione. (pag.206)
Per il bene dell’Italia. Programma di governo 2006-2011 presentato dall’Unione e sottoscritto da tutti i segretari di partito del centrosinistra nell’aprile 2006

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