Newsletter del 7 luglio 2024
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lo scorso 5 luglio, abbiamo depositato il quesito abrogativo della “legge Calderoli”. Lo abbiamo fatto con le associazioni riunite nella Via Maestra e con le rappresentanze dei partiti che si sono opposti in Parlamento al disegno di Autonomia differenziata.
Inizia ora una battaglia gravosa ma entusiasmante. Nelle principali città si sono già costituiti, o sono in fase di costituzione, i coordinamenti territoriali che avranno il compito di raccogliere entro la fine di settembre le 500mila firme necessarie perché si possa indire il referendum. Si tratta di una battaglia essenziale per la democrazia, come sottolinea Elisabetta Rubini in un articolo per il nostro sito, rimandando ai due precedenti referendum che scongiurarono lo sfregio della Costituzione.
Libertà e Giustizia ha sostenuto anche i quattro referendum sul lavoro promossi dalla Cgil, sia nel merito sia nella convinzione della necessità dell’esercizio della democrazia partecipativa. Il fronte comune contro l’avanzare delle destre - con uno sguardo particolare in queste ore sull'appuntamento elettorale francese - si costruisce, ancor prima che nelle urne, nella ricostituzione di comunità, di spazi politici di partecipazione, sfaldati da decenni di pratiche divisive del corpo sociale.
Per questo occorre tornare agli "ultimi", come leggerete in uno stralcio del recente libro di Niccolò Nisivoccia, che riportiamo oggi. Una periferia dell’umano che include poveri, migranti, carcerati, anziani, disoccupati e che ci riguarda tutti e investe in pieno la possibilità di sopravvivenza della nostra democrazia, come afferma Donatella Stasio in un articolo uscito su “La Stampa” che pubblichiamo con il consenso dell'autrice.
Per finire, ieri mattina a Latina si è svolta una partecipata manifestazione contro il caporalato. Alla mobilitazione, promossa dalla Cgil, ha aderito anche Libertà e Giustizia, insieme a numerose realtà locali e nazionali. Per chiedere provvedimenti di tutela per tutti i lavoratori, nel rispetto del diritto e dei diritti, e per non dimenticare Satnam Singh.
Buona lettura.
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