Newsletter dell'11 luglio 2025 a cura di Lorella Beretta
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«ascoltare la rabbia ma anche il desiderio» dice la filosofa Butler nel decimo dei Dialoghi dell'Osservatorio sull'autoritarismo che abbiamo lanciato lo scorso marzo.
La rabbia delle piazze dove, come aveva detto tanti anni fa Emilio Molinari che ci ha lasciati questa settimana, si moltiplicano gli scontri «interni al popolo» mentre «i ricchi escono dal radar dei conflitti». Quella di Emilio Molinari è stata una delle voci più forti e articolate che hanno interpretato l'importanza dei diritti ambientali – in primis quello dell'acqua pubblica.
Anche questa settimana abbiamo assistito agli effetti sulle nostre vite, e sulle nostre morti, dei cambiamenti climatici: secondo uno studio dell'Imperial College, dal 23 giugno al 3 luglio in dodici grandi città europee ci sarebbero stati oltre 1500 morti dovuti al surriscaldamento climatico. La città con il maggior numero di casi è Milano, con 317 decessi, seguita da Barcellona con 286, Parigi con 235, Londra con 171, Roma con 164. L'88% delle vittime aveva più di 65 anni.
Poi ci sono i 120 morti per le alluvioni in Texas, dove i dispersi sono oltre 150.
Sono alcuni dei tanti effetti di un modello di sviluppo che stressa la natura. E che provoca migrazioni forzate alle quali i paesi ricchi rispondono con la detenzione in luoghi dove il diritto e i diritti sono violati istituzionalmente.
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