Newsletter del 18 aprile 2025 a cura di Lorella Beretta
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i cinque referendum per i quali saremo chiamati a votare l’8 e il 9 giugno hanno bisogno di due cose: del quorum e di 5 Sì. Perché, come dice il filosofo francese Jean-Claude Monod nel dialogo riportato più sotto con Daniela Padoan, «è necessario esercitare una vigilanza collettiva sulle libertà pubbliche e formulare alternative. E al tempo stesso smascherare il modo in cui l’estrema destra utilizza i risentimenti sociali ed economici».
I quesiti referendari su lavoro e cittadinanza fanno parte di questo smascheramento, e al tempo stesso rappresentano la palestra della nostra democrazia, come scrive per noi Valentina Cappelletti, neo segretaria generale della Cgil Lombardia.
Lo scorso 28 marzo abbiamo lanciato, con Castelvecchi editore, la proposta di costruire – a partire dalle università, luoghi soggetti all’attacco delle destre estreme nel mondo – un archivio permanente e un reticolo di incontri sullo svuotamento della democrazia nel nostro paese: l'Osservatorio autoritarismo. Ogni giorno scopriamo un capitale di conoscenza e di idee da mettere in comune per arginare il restringimento di libertà e diritti e guardare in modo propositivo al futuro.
Osservatorio autoritarismo è già arrivato a quasi 300 sottoscrizioni, è aperto al contributo di tutti e ha bisogno di sostegno sia nell’organizzazione di incontri in ogni città, sia nella raccolta fondi, per rendere sostenibile il grande lavoro da fare.
Il primo incontro pubblico sarà il 16 giugno, all’Università Statale di Milano.
Seguiranno le giornate di studio del 12 settembre all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, e del 15 dicembre all’Università La Sapienza di Roma, su cui vi daremo a breve maggiori dettagli. |