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Libertà e Giustizia

Newsletter del 26 settembre 2025
a cura di Lorella Beretta

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L'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto all'Idf di installare altoparlanti in vari punti di Gaza, in modo che i residenti della Striscia possano ascoltare il suo discorso all'Onu iniziato quando in Italia erano le 15. Lo hanno scritto Haaretz, Channel 12 e altri media internazionali. 
 
Nelle ultime ventiquattr’ore, l'aviazione israeliana ha attaccato "più di 140 obiettivi in tutta la Striscia di Gaza", fonte Idf. Nel frattempo, il ministero della Sanità di Hamas ha riferito che, nello stesso lasso di tempo, sono stati uccisi 83 palestinesi. 
Citando l'agenzia di stampa Wafa, Al-Jazeera afferma che 22 persone, tra cui giornalisti palestinesi, sono state arrestate durante i raid avvenuti all'alba nel governatorato di Nablus, nella città di Nablus, nei campi di Askar e Balata e nelle città di Zawata e Kafr Qalil. 
Altre due persone sono state arrestate nella città di Attil, nel governatorato di Tulkarem. 
Nella notte, la fregata “Alpino” della Marina militare italiana si è avvicendata alla fregata Fasan, tenendosi in prossimità dalla Global Sumud Flotilla. 
 
Oggi alle 17 ha inizio il presidio permanente per Gaza, in piazza dei Cinquecento a Roma. Lo ha annunciato la presidente degli studenti palestinesi, che aderiscono anche alla manifestazione nazionale del 4 ottobre, lanciata dall’Usb, l'Unione sindacale di base che aveva promosso lo sciopero di lunedì 22 settembre. 
Quale limite a Gaza?
di FABRIZIO BIANCHI. Una riflessione sulla soglia “accettabile” di morti e distruzione a Gaza, e in qualsiasi altro conflitto: un confine che nessuna democrazia dovrebbe varcare, mai.
 
La sparizione della Palestina: cos’è la pulizia etnica in Cisgiordania
di ROBERTA DE MONTICELLI. Se a Gaza si consuma il genocidio, nel resto della Palestina – proprio mentre aumenta il numero di Paesi che la riconoscono come Stato – infuria la pulizia etnica.
 
Appello del mondo accademico contro la repressione e per la libertà degli arrestati il 22 settembre
Più di 500 docenti denunciano la criminalizzazione della partecipazione politica degli studenti e la formulazione di accuse pesantissime nel contesto di manifestazioni pacifiche.
 
Una settimana al Centro diurno per migranti di Trieste
di GIOVANNA PROCACCI. Dal confine orientale italiano, la cronaca, i volti, i nomi, le storie delle persone che arrivano chiedendo protezione umanitaria: in una condizione d’incertezza, «in balìa di politiche ostili ai migranti».
 
AI: promesse e sfide democratiche
di PIERGIORGIO DONATELLI. L’intelligenza artificiale avanza con promesse straordinarie, mentre società e politica arretrano tra disuguaglianze e autoritarismi. Un paradosso che impone di ripensare democrazia e giustizia nell’era digitale.
 
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