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Libertà e Giustizia

Newsletter del
a cura di Lorella Beretta

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Questa newsletter è dedicata interamente a Gaza. 

Più di 60.000 palestinesi uccisi (ai quali si aggiungono le migliaia di dispersi sotto le macerie o sepolti in fosse comuni); di questi, 18.500 sono bambini. Questa settimana il «Washington Post» ha pubblicato tutti i nomi e le età dei piccoli morti sotto il fuoco israeliano e per la carestia ai suoi esordi. Qui il link al lungo, lunghissimo elenco. 

«A Gaza è in atto un genocidio». Oggi David Grossman ammette di non poter più procrastinare l'uso di questo termine: «Per anni mi sono rifiutato di usare la parola genocidio. Ma adesso non posso trattenermi dall'usarla, dopo quello che ho letto sui giornali, dopo le immagini che ho visto, dopo aver parlato con persone che sono state lì», ha detto a Repubblica. 

Dopo il Dipartimento di Fisica, anche quello di Studi europei, americani e interculturali dell'Università La Sapienza ha preso le distanze da «ogni forma di cooperazione bilaterale istituzionalizzata con l'attuale governo israeliano, responsabile di gravissime violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza e nei Territori Occupati».

Già a novembre 2023, più di 4.000 membri delle comunità accademiche avevano assunto una posizione chiara contro le azioni militari di Tel Aviv sulla popolazione palestinese, chiedendo un immediato cessate il fuoco.

Nei giorni scorsi, l'Università di Pisa, seguita da quella di Firenze, aveva annunciato l'interruzione di due accordi quadro con le Università israeliane Reichman ed Hebrew. 

Si aggiungono ad altri atenei che fin qui hanno sospeso ogni collaborazione con le istituzioni israeliane e che invitano a non aderire al banco di cooperazione Italia-Israele. Su CorriereUniv.it l'elenco e le motivazioni. 

Secondo l’IPC, a Gaza è in atto «lo scenario peggiore di carestia», con migliaia di bambini malnutriti, e morti per fame in aumento tra i più giovani. Non si può più restare indifferenti.

 

La terra desolata
di PAOLO ALESSANDRO MATTIELLO. Mentre qui, nonostante tutto, c’è ancora chi si interroga sull’essenza di ciò a cui la comunità internazionale assiste inerte, e quindi complice, e si divide ancora sulle parole con cui descriverlo, oggi Gaza, insieme al Sudan, è il luogo della…
 
Gaza o l’intollerabile
di GEORGES DIDI-HUBERMAN. In un articolo su "Le Monde", il filosofo e storico dell'arte ritiene che il governo di Netanyahu, applicando una logica di sradicamento nella Striscia di Gaza, insulti i fondamenti di Israele e la stessa memoria ebraica.
 
De Waal “Fame di massa progettata con precisione”
Alexander de Waalè un antropologo britannico e direttore esecutivo della World Peace Foundation: si occupa da oltre 40 anni di fame di massa.Già a marzo 2024 aveva scritto su The Guardian un articolo in cuidichiarava che la carestia a Gaza…
 
Fania Oz: l'invito a non cooperare e a disertare

«Noi, cittadini di Israele, che lavoriamo nelle istituzioni accademiche israeliane, condividiamo la responsabilità civile per gli atti orrendi compiuti in nostro nome nella Striscia di Gaza, in particolare il disprezzo per le vite umane, la politica della fame e la demolizione delle città di Gaza.
Invitiamo tutti coloro che contribuiscono all'attuazione di questa politica a non cooperare. È un nostro dovere umano». 

Così Fania Oz-Salzberger, figlia dello scrittore Amos, tra i firmatari di un manifesto sottoscritto da intellettuali ebrei, pubblicato su Haaretz. La scrittrice, docente di storia presso l'Università di Haifa, già il 23 luglio scorso aveva lanciato ai soldati israeliani un appello a disertare: «La carestia di massa a Gaza è un fatto orribile e innegabile. Le uccisioni quotidiane nei centri di distribuzione alimentare non sono autodifesa, ma un rivoltante crimine di guerra. Il diritto internazionale è da tempo caduto dalla nostra parte, e gli ostaggi e le loro famiglie sofferenti sono stati traditi dal governo». 

Gli aiuti per Gaza bloccati, una lezione di disinformazione
di MATHIEU VON ROHR. Seminare dubbi, screditare le immagini, mettere in dubbio le cifre, anche se i fatti sono chiari. La strategia è scoperta ma funziona.
 
Colors4Palestine: grida di colore per Gaza
di LORELLA BERETTA. S’intitola così – Colors4 Palestine, letteralmente “Colori per la Palestina” la mostra ideata, promossa e organizzata da Daniele Caluri, fumettista, matita storica del mensile satirico Il Vernacoliere: «Un’idea semplice, che sta crescendo alla velocità della luce», ha spiegato sinceramente stupito…
 
A Cernobbio per il “Peace Deal”
Il 5 e 6 settembre il Forum dell'Altra Cernobbio promosso da Sbilanciamoci! e Rete Pace Disarmo. Sabato 6 settembre il panel con Daniela Padoan e Nadia Urbinati su "Riarmo e democrazia".
 
Lettera di Libertà e Giustizia a Ministro Esteri per rilascio equipaggio e consegna aiuti umanitari a Gaza
Il 26 luglio 2025, la nave umanitaria Handala di Freedom Flottilla è stata illegalmente abbordata in acque internazionali dalle forze armate israeliane e il suo equipaggio è stato tratto in arresto. Abbiamo chiesto al…
 
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