Negli ultimi giorni si sono registrati alcuni attacchi, da parte di esponenti del PD, alla nostra associazione. Pensiamo sia utile rispondere. Un articolo sull’Unità censura il presunto “conformismo” di Libertà e Giustizia, che si accoderebbe al “clima distruttivo odierno” nei confronti dei partiti, e sarebbe travolta dalla “minacciosa onda dell’antipolitica”. Trasecoliamo: forse l’autore conosce da poco Libertà e Giustizia ed ignora che da molti anni una delle preoccupazioni fondamentali della nostra associazione è stata richiamare i partiti, primo fra tutti il PD, ad un profondo rinnovamento, di persone, di cultura e di modalità di azione politica. La nostra posizione non ha nulla di “odierno”, è anzi antica, risale alla nascita della nostra associazione e ne costituisce un aspetto fondante. Né certamente siamo in questo “conformisti”, poiché da anni ululiamo alla luna su questi temi, come dimostra il fatto che i partiti, incluso il PD, ben poco ascolto hanno dato alle nostre preoccupazioni e richieste di rinnovamento.
Che tali richieste siano etichettabili come “antipolitica” è poi davvero ridicolo: l’antipolitica la fa chi gestisce male il potere che ha, chi trascura i propri elettori, chi antepone all’interesse dei cittadini la protezione della propria organizzazione, chi finge di ignorare le proprie “magagne” sperando che non vengano alla luce, chi preferisce le alleanze di palazzo all’ascolto del paese, chi non è capace di proporre soluzioni alle difficoltà di questa fase. E’ un vecchio e indecente metodo quello di prendersela con chi denuncia i problemi, anziché cercare di porre rimedio alle cause.
Un altro articolo, sempre sull’Unità, si propone di svilire il ruolo di Libertà e Giustizia, definendola “un’associazione dell’ing. De Benedetti”. L’accusa è di quelle che, per la loro pochezza, meritano poche parole: Libertà e Giustizia è dei suoi 2600 soci e delle molte migliaia di suoi simpatizzanti e, come noto, De Benedetti e Carlo Caracciolo ne sono stati tra i soci fondatori. Così come lo sono stati Galante Garrone, Enzo Biagi, Umberto Eco, Gae Aulenti, Claudio Magris, Guido Rossi e altri, i quali continuano a collaborare con l’associazione oppure no, sono d’accordo con le sue posizioni oppure no, come è normale in un’associazione che fa cultura politica e non è un monolite né un partito.
In verità, il tentativo di screditare Libertà e Giustizia non fa che mostrare un nervo scoperto e sottolineare uno stato confusionale: non siamo certo noi i nemici del PD! I nemici del PD sono invece tutti coloro che tardano ad assumere le decisioni che i cittadini italiani considerano indifferibili, in tema di rinnovamento delle regole e della vita dei partiti. Sono tutti coloro che negano la realtà così crudamente disegnata dagli studiosi, di una società profondamente delusa e indignata dall’incompetenza e disonestà della classe politica che la ha governata da molti anni a questa parte. Prendano atto, gli amici del PD (e degli altri partiti) che Libertà e Giustizia è dalla loro parte, in tutti i luoghi e in tutte le situazioni in cui si cerca di affrontare con serietà i problemi del paese e di cambiare per il meglio.
“È inutile e ipocrita perciò concludere invocando la mano esperta di uno statista per impedire la frana. Dove pescarli gli statisti se il giochino abituale è quello per cui i partiti sono tutti uguali, complici del malaffare? L’illusione che dal cilindro dei media esca magicamente un politico di riserva, da porre alla testa di una qualche lista civica, non porta molto lontano. Per questo il comunicato ha un qualcosa di tristemente tragico.”
Queste sono le parole che chiudono l’articolo sanzionatorio di Michele Prospero nel suo Laboratorio di politica.
E’ ovvio che per porre rimedio ad innumerevoli anni di assenza di politica vera e di insipienza sarebbe necessario fare riferimento a mago Merlino per trovare una soluzione.
Però a questi intellettuali sarebbe necessario chiedere come mai è diventato impossibile accedere al loro mondo politico di riferimento.
Da un lato come dall’altro della Montecitorio s.p.a. le porte, senza notevoli quantità di denaro, sono sprangate.
Siano così cortesi nel farci sapere chi sono gli uomini e le donne che negli ultimi anni hanno avuto accesso in misura significativa al loro interno…..i Calearo oppure i Colaninno?
Le difese d’ufficio di una realtà non più rappresentativa fanno solo danno, molto peggio di quanto può farne ciò che presuntuosamente e ciecamente definiscono antipolitica. I movimenti che negli ultimi dieci anni hanno cercato di trovare con il PD una via politica se non comune perlomeno parallela sono stati emarginati con sdegno.
Chi è allora contro la Politica, termine che consiglierei di approfondire anche solo sul vocabolario della lingua italiana?
Anni di profonda confusione sul significato di sociale, dalle privatizzazioni degli anni ’90 con i capitani coraggiosi alle leggi che hanno portato ad avere 49 contratti di lavoro ed hanno creato l’italia dei call center e dei manpower, hanno snaturato il concetto politico di una social democrazia europea.
Le persone che aderivano con fiducia all’idea progressista insita in uno stato repubblicano si sono trovate senza più un riferimento chiaro, a causa in particolare delle figure politiche che con l’idea non avevano più nulla a che fare.
Un colpo di bacchetta magica potrebbe senza dubbio essere una sincera presa di coscienza, e la successiva richiesta al popolo che li sosteneva di accettazione delle più sentite scuse sugli errori commessi. Far capire insomma di aver capito! Smettendola di auto commiserarsi come dei pessimi berluschini.
Il consiglio di porre rimedio agli sbagli ovviamente vale per tutti
Vorrei chiedere agli esponenti del PD come mai sono cosí solerti nel ribadire di non voler abolire i rimborsi elettorali. Anziché occuparsi dei rimborsi diano un segno che veramente vogliono fare qualche cosa per il Paese. Se poi volessero andarsene perché offesi dalle critiche, la porta é aperta, forse non ancora ancora capito quanto questa classe politica ci ha disgustati.
La sinistra, Ulivo, PD, ma anche la sinistra più vecchia, non hanno mai, ne prima e ne dopo, durante i Governi Prodi,affrontato ad esempio, il conflitto d’interesse, come tante altre situazioni, che forse non avrebbero mai portato Berlusconi al Governo e l’Italia in questa situazione. La sinistra ha le sue grosse responsabilità e aver messo la testa sotto la sabbia per diverso tempo ha creato il malcontento che oggi registriamo in quelli di sinistra.
Non vedo ancora nessuna luce in fondo al tunnel.La Lesse Depression (ma a me pare una Bigger Depression) è lontana da finire,la Spagna è messa molto male e rischia di travolgere (come nei mesi passati l’Italia) tutta l’Europa,la stessa vittoria di Hollande in Francia (che pure auspico) rischia di complicare molto le cose nella politica europea e un scontro titanico conle torie neoliberiste ora vincenti.In Italia i partiti, che hanno raggiunto il minimo storico di gradimento,stanno scherzando col fuoco.La stessa democrazia italiana rischia di essere in pericolo.Occorre che i partiti più responsabili, come il PD 8di cui ho la tessera) prendano posizioni molto chiare sul finaziamento pubblico,sulla legge elettorale, sulla riforma del lavoro e nella lotta contro la corruzione, forse il male maggiore di cui soffre l’Italia.Spero che G&L possa operare ancora a lungo e bene come sta facendo.Abbiamo bisogno di indirizzi chiari e onesti.
Sinceramente, mi è venuta a noia questa tiritera. L e G mette in rete un articolo di protestina ora contro l’Unità (un non giornale, illeggibile ormai), ora di sdegnetto per qualche sacra impresa non risanatrice del grande mago dell’economia che tiene saldo il timone del governo, ora lancia un solenne appello …. e giù a seguire gli sfoghi, sacrosanti, le condivisioni, quasi sempre, nei commenti. Mi pare che ricorrano soprattutto gli stessi nomi, ma è già qualcosa anche così. E’ gratificante sfogarsi e condividere gli sdegni, le incazzature, ma questo non porta a nulla.
L’ho già scritto (per quel che valgono questi commenti, sono appunto, solo sfoghi, non hanno alcun peso), e torno a riscriverlo: basta perdere tempo con questi vecchi arnesi dei partiti; più attenzione gli diamo, più si rafforzano; ignoriamoli! Bisogna parlare di cose vere, delle banche di cui la stampa tace scientificamente le schifezze; di quello che stanno facendo in Brasile, delle alternative energetiche, delle nuove scelte che la Cina ha fatto. Basta parlare del dio mercato incarnato nello spread, che ordina ai suoi sacerdoti di compiere periodicamente sacrifici umani per quietare la sua ira.
L’unità si permette di accusare di antipolitica i movimenti della società civile? Cara Elisabetta, rispondi all’ipocrita e cretino in altro modo: parlagli appunto delle cose vere; dei beni comuni che ci stanno fregando (i tentacoli del privato sull’acqua, per dirne una); dei soldi che il suo giornalaccio prende dai soliti fessi (aimè!) che pagano le tasse.
E ormai che ci sono, anche se non c’entra con lo scemo dell’Unità, a proposito dell’iniziativa del Manifesto per un soggetto politico nuovo – bella e nobile iniziativa che ho subito sottoscritto – non è che sia un po’ in ritardo l’azione della colta e raffinata intellighenzia di sinistra, rispetto, ad esempio, al movimento del comico Grillo che sta intercettando a piene mani il dissenso?
Non ne posso più di sentire parlare di quei cialtroni che bighellonano per la capitale divorandosi i nostri soldi. Non ne posso più di sentire le solite inutili discussioni sulla politica e l’antipolitica. Parliamo di cose vere.
E’ legittimo criticare L&G laddove le ipotesi e le iniziative non piacciono .
Io stessa , meschinella che non sono nessuno, in qualche occasione ho inteso eccesso di rabbia o peggio in certe azioni o pensieri, ma certo leggere l’Unità con le sue accuse fa ridere ( o piangere ) .
Un partito che non esiste, che ad oggi dopo sette anni NON ha una proposta sul cambio di legge elettorale ,( che in Toscana ha il super porcellum !? ), che ha difeso l’indifendibile in moltissime occasioni, che ha ruderi da 15 e più anni in parlamento e si lascia trascinare – solo dopo !! – a discutere ad esempio dei rimborsi elettorali che credibilità può avere ?
Voi di L&G pubblicate tutte le lettere che ricevete anche quelle scomode ….provate a farvi pubblicare dall’Unità ( o Repubblica ! ) uno scritto !
Io leggo anche il Fatto ed il Giornale e noto che ci sono più voci dissenzienti , quindi libere , in entrambi i quotidiani.
Per me è un bel segno, guai a cambiarlo per ragioni di bottega ( il calo dei lettori vuol dire qualcosa ? ). Saluti RF