Roma: “Quasi festival – La lezione del 2020”

8 Aprile 2022

Focalizza l'obiettivo all'orizzonte.

Si apre venerdì 8 aprile, in presenza a Roma, la seconda edizione del “Quasi Festival – La lezione del 2020”, intitolata “Senza freni? Dalla lezione tradita della pandemia ai venti di guerra”.

Gli incontri – promossi da un variegato gruppo di cittadini, militanti, studiosi, operatori nelle associazioni [1] – si terranno presso la Casa internazionale delle donne, in via della Lungara 19 e si svolgeranno anche nelle giornate di sabato 9 e domenica 10 aprile.

Il programma è articolato in quattro sessioni intensissime di incontri:

–  la prima sessione per approfondire le conseguenze della pandemia nel mondo, dalla salute e dalla condizione delle persone fino alla situazione del mondo attraversato da terribili venti di guerra;

–  la seconda sessione per capire quali sono le idee e le politiche per cambiare, a partire dalla necessità di prendersi finalmente cura delle persone dei loro diritti e dei loro bisogni e del pianeta che ci ospita;

–  la terza sessione per parlare di noi, dell’Italia dei governi di unità nazionale e della continua emergenza;

–  la quarta sessione per mettere insieme le idee per ricostruire la speranza.

Avevamo tutti pensato e sperato che l’esperienza della pandemia, l’analisi delle sue cause e le sue drammatiche conseguenze sanitarie e sociali inducessero le cittadine e i cittadini, ma soprattutto i potenti della terra, a riflettere sulle scelte compiute negli ultimi decenni e sull’urgenza di un mutamento dei paradigmi che regolano la nostra vita sociale, economica e civile.

Avevamo tuti pensato che scoprire quanto siamo interconnessi, quanto dipendiamo gli uni dai comportamenti e dalle scelte degli altri, quanto sia fragile la nostra sicurezza e persino la nostra vita, ci portasse a comprendere la necessità e l’urgenza di lavorare per prenderci cura tutte e tutti delle persone e dell’ambiente in cui viviamo.

Per questo, come gruppo promotore dell’iniziativa, abbiamo cominciato durante la pandemia a riflettere insieme e a costruire idee, movimenti, lotte per cominciare a cambiare. Da questa speranza è nata la prima edizione del “Quasi Festival – La lezione del 2020”, che si è svolta online tra il 16 e il 18 aprile 2021.

Abbiamo discusso della necessità di istituzioni pubbliche forti che garantiscano i diritti di tutti a partire dai più deboli e abbiamo analizzato il fallimento delle logiche di competizione e di mercato di fronte alla sfida della malattia globale. Abbiamo salutato quelli che sembravano i segni del cambiamento, dalla sospensione delle politiche di austerità, dalla rottura del tabù del pareggio di bilancio, all’aprirsi di una discussione concreta sulle emergenze ambientali e climatiche.

Ma non è durata: non sono stati condivisi i brevetti dei vaccini, anzi sono stati usati come strumenti di dominio, non abbiamo cambiato le politiche di svalorizzazione del lavoro, abbiamo erogato centinaia di miliardi senza avviare nessuna politica pubblica di trasformazione delle distorsioni dello sviluppo.

Così si fanno più stringenti le grandi questioni che l’esperienza della pandemia ha scoperchiato e più drammatiche le conseguenze sociali e politiche.

Per questo, in questa seconda edizione, sarà centrale il confronto sull’azione di Draghi, del suo governo e della sua maggioranza, partendo dall’idea che muove il Pnrr e dal fervore neoliberista (con fondi pubblici) che lo anima.

La morsa del contagio sembra attenuarsi, ma la guerra si affaccia in anche Europa e si ripresenta persino lo spettro dell’olocausto nucleare.

Al posto di un mondo in cui, dall’insegnamento della pandemia, si potesse costruire nuova convivenza e nuova giustizia, ci troviamo oggi in un pianeta dilaniato dalle politiche di potenza, da una guerra mondiale a pezzi che nell’escalation bellica, rischia l’abisso di una guerra generalizzata.

Le donne e gli uomini dell’Afghanistan e dell’Ucraina ne sono i tragici testimoni. Questo tema attraverserà ogni panel di confronto.

Le lezioni del Covid sembrano dimenticate, non fanno più notizia, e vengono quotidianamente tradite. Anzi, l’attitudine prevalente del sistema mediatico sembra piegarsi anch’esso alla logica dell’adattamento all’esistente, invece che all’elaborazione, alla critica e alla riflessione.

Noi non vogliamo dimenticare. Discutere, riflettere, confrontarsi, capire, costruire nuovi pensieri e nuove alternative oggi è essenziale.

Il Quasi festival serve a questo e sarà l’incontro di tanti pensieri diversi, liberi e critici. Vi aspettiamo l’8, il 9 e il 10 aprile, alla Casa internazionale delle donne.

Venticinque incontri per riflettere e non rinunciare a sperare.

Il programma completo, con i link per la prenotazione dei singoli eventi (la partecipazione è gratuita, a offerta libera per far fronte ai costi dell’iniziativa che è completamente autofinanziata), si trova qui: Programma La Lezione del 2020

[1] Massimo Angrisano, Costanza Boccardi, Paola Boffo, Raffaella Bolini, Loretta Bondi, Maria Grazia Breda, Francesco Campolongo, Susanna Camusso, Loris Caruso, Maura Cossutta, Lelio De Michelis, Nicoletta Dentico, Monica Di Sisto, Roberta Fantozzi, Alfonso Gianni, Sergio Labate, Roberta Lisi, Costanza Margiotta, Mario Noera, Francesco Pallante, Luigi Pandolfi, Bianca Pomeranzi, Marco Revelli, Giulia Rodano, Roberto Romano, Carlo Saitto, Giorgia Serughetti, Massimo Torelli, Massimo Villone, Vincenzo Vita, Filippo Zolesi, Alberto Zoratti.

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