Politiche 2022/Cari elettori della Lega siete proprio sicuri di volere votare per Putin?

05 Set 2022

Ci si chiede, in queste ore in cui il segretario della Lega prevede di “stravincere” le prossime elezioni politiche, cosa pensino gli elettori della Lega dei legami tra Salvini e la Russia di Putin e, ancor prima, quanto ne siano consapevoli.

Le affinità culturali e politiche tra Salvini e Putin non sono episodiche né marginali. Al contrario, Putin è stato e continua ad essere un riferimento fondamentale per il segretario della Lega.

Quanti elettori sono a conoscenza del fatto che la Lega, unico partito di un paese occidentale, ha stipulato con il partito di Putin, Russia Unita, un vero e proprio accordo di collaborazione? Un accordo che prevede tra i due partiti e i loro esponenti scambi di informazioni, cooperazione a livello legislativo ed economico, iniziative comuni e così via. Un accordo che è stato rinnovato tacitamente proprio nei giorni scorsi, nonostante l’invasione dell’Ucraina e le stragi e distruzioni che ne sono derivate.

Del resto Salvini non nasconde certo la sua propensione per il regime autoritario e guerrafondaio di Putin: appena può, mette in discussione le sanzioni conseguenti all’invasione dell’Ucraina e le misure che l’Unione Europea adotta per difendersi dal ricatto su gas e petrolio.

Ma è una vicenda assai risalente. Quanti elettori della Lega si riconoscono nelle entusiastiche dichiarazioni di Salvini sul suo idolo? Quando disse “Darei due Mattarella per mezzo Putin!” davanti al Parlamento Europeo; quando si fece fotografare a Mosca con indosso la famosa maglietta con l’effigie di Putin; quando dichiarò che “per il nostro futuro e il futuro dei nostri figli è molto più pericolosa Bruxelles di Mosca!”; o ancora: “l’Europa è una gabbia da cui liberarsi il prima possibile”; e addirittura: “la Russia è sicuramente più democratica della UE”. (La nozione di democrazia di Salvini diverge evidentemente da quella comunemente adottata nei paesi civili).

E quanti apprezzano le gesta e il pensiero di Gianluca Savoini, per anni portavoce di Salvini e responsabile dei rapporti con la Russia per la Lega? Savoini è anche presidente dell’associazione Lombardia-Russia, le cui convinzioni “combaciano perfettamente con la visione del mondo enunciata dal presidente della Federazione russa” tanto che “la Russia appare oggi l’unico baluardo e l’unico faro cui guardare con speranza”.

Dopo la vicenda dell’hotel Metropol e l’indagine nei confronti di Savoini per gli ipotizzati finanziamenti dalla Russia alla Lega, Savoini è tornato nell’ombra. Ma nulla è cambiato nella sostanza; ne sono prova, tra l’altro, gli incredibili interventi di Medvedev e della Pravda che, auspicando apertamente la vittoria della destra alle prossime elezioni italiane,  attaccano Meloni per le sue dichiarazioni atlantiste e pro-Kiev.

Cosa pensano dunque gli elettori della Lega del modello autoritario, illiberale e violento che Putin rappresenta e che tanto piace a Salvini? Sono proprio sicuri di volere che quel modello venga replicato nel nostro paese?

Non crediamo che la maggioranza degli elettori della Lega condivida la fascinazione per Putin incarnata da Salvini; pensiamo piuttosto che ne sottovalutino la portata e le conseguenze. Prima fra tutte la catastrofe economica e sociale che conseguirebbe a quella rottura con l’Unione Europea che certamente Putin auspica e per la quale si spende.

Al di là delle promesse più o meno credibili di natura economica elencate da tutti i partiti, la vera posta in gioco di queste elezioni appare essere la collocazione dell’Italia nel contesto internazionale: con l’Europa o con Putin? La scelta di Salvini è chiara, non c’è modo di equivocarla.

https://www.ilfoglio.it/politica/2022/07/30/news/il-patto-d-acciaio-tra-putin-e-salvini-non-e-fiction-e-in-un-contratto-eccolo-4279598/

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