Al Presidente della Regione Toscana,
dott. Eugenio Giani
Al Presidente del Consiglio Regionale
dott. Antonio Mazzeo
e p.c.. Organi di informazione
Signor Presidente,
Nelle scorse settimane è prepotentemente tornato di attualità il problema della attuazione del 3° comma dell’articolo 116 cost. relativo all’estensione delle competenze regionali , il cui iter era stato avviato negli ultimi giorni della XVII legislatura, su sollecitazione in particolare dei presidenti di Veneto, Lombardia e Emilia-Romagna.
Leggiamo ora che anche la Toscana, che fortunatamente si era sin qui tenuta ai margini di una vicenda con molti aspetti discutibili, sembra avanzare la richiesta di poteri ulteriori almeno nei settori dell’energia, dei beni culturali e delle infrastrutture.
I sottoscrittori di questa lettera, in rappresentanza dei comitati toscani aderenti al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, da sempre impegnati nella difesa e attuazione del dettato costituzionale, ritengono inopportuna questa decisione, che non può che approfondire le differenze esistenti fra le differenti aree del Paese invece di puntare a superarle come raccomandato dalla nostra Costituzione.
Consideriamo anche profondamente sbagliato il metodo scelto a suo tempo, che prevede l’applicazione delle procedure valide per gli accordi fra Stato e religioni a-cattoliche (Art. 8, 3°comma Cost).
La legge-quadro preannunciata dalla ministra Gelmini conferma infatti l’esclusione di fatto del Parlamento da un processo decisionale così importante, consentendo solo il passivo recepimento dell’intesa senza la possibilità di emendamenti.
Viene anche confermato che la norma risultante avrebbe natura di ‘legge rinforzata’, cioè non modificabile con legge ordinaria, né subordinabile a referendum abrogativo (art.75); la ipotizzata modificabilità sarebbe infatti possibile con l’accordo delle parti.
Per questi motivi il CDC ha ritenuto doveroso impegnarsi per la presentazione di una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che modificherebbe gli articoli 116 e 117, reintroducendo il principio della prevalenza dell’interesse nazionale e definendo meglio i rapporti Stato-Regioni. La proposta di legge, sottoscritta dal prof. Massimo Villone e da numerosi costituzionalisti, è già stata presentata alla Corte di Cassazione e inizierà a breve la raccolta delle firme richieste dall’art.71 Cost.
In attesa che il Parlamento nazionale abbia l’opportunità di esprimersi nel merito, facciamo appello alla Sua sensibilità per la volontà espressa dai cittadini, auspicando la sospensione di ulteriori iniziative, e sollecitando un’ampia campagna di informazione e confronto pubblico sugli obiettivi e le conseguenze di una affrettata e discutibile applicazione del 3°c. Art. 116 nella versione attuale.
Certi della Sua attenzione, inviamo i nostri migliori saluti.
Ascanio Bernardeschi, Volterra
Monica Biondi, Firenze
Maria Rosaria Bortolone, Libertà e Giustizia Firenze
Fabio Evangelisti, Massa Carrara
Franco Fantozzi, Lucca
Antonella Fattori, Empoli
Dario Guastini, Pistoia
Elisabetta Maestrini, zona cuoio
Marzenka Matas, L&G Firenze
Luca Mori, Prato
Cinzia Niccolai, Firenze
Giancarlo Onor, Pisa
Riccardo Putti, Siena
Sandra Sani, Empoli
Gisella Seghettini, Livorno
Paolo Solimeno, Frenze
Francesco Baicchi, coordinamento regionale CDC
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