APPELLO AL PAPA: PRENDA L’INIZIATIVA PER DIALOGO TRA BIDEN E PUTIN

06 Mag 2022

Un appello al Papa affinché “attivi un processo” di pace, favorendo un dialogo tra Joe Biden e Vladimir Putin. In una lunga lettera aperta, diretta al Pontefice e già siglata da oltre 300 persone (tra cui Gustavo Zagrebelsky, Marco Revelli, Marco Tarquinio e Marco Travaglio), l’ex senatore della sinistra cattolica Raniero La Valle ha affidato al Pontefice la speranza di aprire un dialogo tra Joe Biden e Vladimir Putin ai fini del cessate il fuoco e della pace. Ecco il testo della lettera: 

Santità, Papa e Pastore, Padre e Fratello nostro Francesco o come ognuno di noi preferisce chiamarla da diverse sponde culturali e religiose,

conoscendo i suoi strenui sforzi per la pace e uniti all’ansia di milioni di persone che anelano a costruire un mondo di giustizia concordia e diritto, desideriamo esprimerle la nostra angoscia per la cattiva e letale forma di convivenza che si sta stabilendo a livello globale, non solo per la guerra in corso, contro le speranze di un mondo più prospero e sicuro che erano nate sul finire del secolo scorso. Metà di quel secolo lo abbiamo vissuto col terrore della bomba atomica e delle sue ulteriori degenerazioni, ma se il terrore era un cattivo sentimento il suo effetto positivo è stato di prevenire e impedire una guerra nucleare, essendo diventata cultura comune la novità enunciata dal suo predecessore Giovanni XXIII che la guerra stessa, per questa ragione, fosse diventata del tutto irragionevole. Tuttavia la ragione non è l’unico movente dell’agire umano, e talvolta fallisce o può essere tradita, sicché oggi quell’impedimento alla guerra, e tanto più alla guerra totale, sembra non più cogente e affidabile. Una guerra in più, oltre alle molte già patite, si è oggi scatenata con effetti imprevisti e gravissimi, e se provoca un inedito spavento, suscita il pianto alla vista di ogni singola persona o casa o opera travolta dalla devastazione e dalla morte.

Il sentimento impellente è che il mondo debba essere salvato, ma nonostante le buone volontà che pure sono presenti, non sembra che ve ne siano oggi le premesse, anzi il pericolo per la condizione umana va di giorno in giorno crescendo. Noi sentiamo che per uscirne ci vorrebbe una grande conversione di culture e di politiche che coinvolgesse grandi moltitudini, ma siamo pure convinti che, grazie alla infinita dignità e alle potenzialità di ogni singolo essere umano, anche una sola persona, in date circostanze, può essere lo strumento perché il mondo sia salvato.

Le chiediamo di essere Lei a prendere l’iniziativa di un tale tentativo. Siamo ammirati per la Sua disponibilità a recarsi perfino a Mosca per fermare la guerra. Ma già prima che ciò possa realizzarsi, pensiamo che si possa stabilire, anche fuori dei circuiti istituzionali, un rapporto tra persone che per la loro responsabilità in ordine alla situazione attuale potrebbero fermare subito la guerra e rovesciare, anche per il futuro, il corso oggi nefasto e fatale delle cose. Tutti conosciamo le cause e le responsabilità vicine e lontane della guerra, tutti sappiamo che in molti modi abbiamo sbagliato. Ma oggi non è il momento di giudicare, il problema oggi non è di avere o non avere ragione nell’assolvere o nel condannare. C’è un tempo per giudicare e c’è un tempo per capire, c’è un tempo per intimare e un tempo per interrogare e interrogarsi, c’è un tempo per la certezza e c’è un tempo per il dubbio, c’è un tempo per la severità e c’è un tempo per la misericordia. Le chiediamo di voler umilmente attivare questo processo, dando mandato per esercitarlo a una persona di sua fiducia. Si tratterebbe di mandare al presidente Biden e al presidente Putin, che sicuramente hanno in mano, per la forza e le idee che mettono in campo, l’avvenire del mondo, un’ambasceria informale in cui si chieda loro, accantonata ogni ragione di anche legittimo risentimento, di stipulare un patto di non negoziabile e irrevocabile coesistenza nel pianeta che è a tutti comune; un patto che garantisca la vita da vivere insieme e lo sviluppo dei loro popoli e con loro di tutti i popoli, arrestando istantaneamente, a cominciare da una cessazione del fuoco, l’attuale concatenazione di offese e minacce per ogni possibile e diverso agire e destino futuro.

In un mondo poliedrico e complesso come l’attuale non tutti i rapporti devono essere eguali, possono essere improntati a maggiore o minore amicizia o corrispondenza di interessi, ma comunque devono essere compatibili e vitali.

Siamo certi che Lei deciderà per il meglio riguardo a questa proposta e alla persona che potrebbe esserne investita; per parte nostra ci permettiamo di suggerire che quella più indicata per adempiere a questa missione nelle due capitali possa essere la ex Cancelliera tedesca Angela Merkel, una donna che condivide i pensieri e i sentimenti di molti, che ha una grande esperienza e conoscenza di persone, di eventi e di politiche, un grande prestigio internazionale per il servizio a lungo prestato nelle responsabilità di potere nel suo Paese e in Europa, e oltre tutto è una sua sorella di fede. Ella, non certo solo per questo, ma anche per il suo essere donna è particolarmente indicata per questo incarico, se non altro per la circostanza da Lei, Francesco, ricordata, che fu una donna, secondo i Vangeli, a farsi portatrice di quel grande annuncio di un nuovo inizio e di una nuova pace che doveva cambiare la storia del mondo. Forse da alcuni luoghi in cui oggi sono maggiori gli stridori delle armi e di guerre apparentemente inevitabili, da una donna potrebbe venire il barlume di una notizia di pace e di riconciliazione. Nello stesso tempo il popolo della pace, che è diffuso in tutto il mondo, potrebbe ovunque riunirsi in molteplici forme e manifestazioni, nell’attesa della buona notizia e nella volontà di promuovere una realtà migliore e un altro mondo possibile.

Ci scusi per averle esposto questa singolare idea, ma ci pare che in un tempo così difficile come questo si debba pensare e tentare l’impensabile.

Con gratitudine per quanto sta facendo e ha fatto per procurare al mondo la pace, per la sua opera e con vera amicizia

Raniero La Valle “Chiesa di tutti Chiesa dei poveri”, Luigi Ferrajoli, filosofo del diritto, Domenico Gallo “Costituente Terra”, Gustavo Zagrebelsky presidente emerito della Corte Costituzionale, Mons. Domenico Mogavero vescovo di Mazara del Vallo, Giovanni Traettino, pastore evangelico, Marco Travaglio direttore de “Il Fatto quotidiano”, Mario Dogliani, costituzionalista, p. Alex Zanotelli missionario comboniano, Marco Revelli, Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Angelo Cifatte, Mario Agostinelli, Paola Paesano Biblioteca Vallicelliana, Maurizio Serofilli Francesco Di Matteo “Comitati Dossetti per la Costituzione”, Marco Romani “Pane Pace Lavoro”, Emilio Molinari, Daniela Padoan, Guido Viale. Antonia Sani, Sergio Tanzarella storico della Chiesa, Daniele Menozzi, Giuliano Pontara, Vittorio Bellavite, Francesco Comina PAX CHRISTI Bolzano, Enrico Peyretti Centro Studi Sereno Regis Torino, Mauro Castagnaro, Michele NardelliCentro Solidarietà Trento, Marco Politi scrittore e giornalista, don Severino Dianich, Giovanni Burzio, Antonio de Lellis, Giovanni Benzoni, Franco Ferrari presidente Associazione “Viandanti”, Adriano Sansa, Alessandro Marescotti, don Nandino Capovilla PAX CHRISTI, Sandro Calvani Fondazione Mae Fah Luang a Bangkok, Maurizio Acerbo, Giovanni Benzoni, Lia Parigi, Luciano Corradini, Diego Maggio, Crispino Di Girolamo, editore, Marco Giovannoni storico della Chiesa, Fabrizio Mandreoli teologo, Ginevra Crosignani storica della Chiesa, Bartolo Puca biblista, Antonio Ianniello, storico della Chiesa, Vito Impellizzeri, teologo, Anna Carfora, storica della Chiesa, Luigi Mozzillo storico della filosofia, Cettina Militello teologa, Nino Mantineo giurista, p. Felice Scalia gesuita, Mario Menini direttore di “Missione oggi”, Gian Guido Folloni, Franco Bagnarol Movimento di Volontariato MOVI, Roberto Mancini, filosofo, Fabio Alberti, Daniele Lugli Presidente emerito del Movimento Nonviolento, p. Fabrizio Valletti gesuita, don Giovanni Mazzillo teologo, Maramotti Anna Lucia presidente della sezione di Italia Nostra di Cremona, Fulvio De Giorgi e Celestina Antonacci Associazione La Rosa Bianca, Giancarlo Casella, Marco Pezzoni, Riccardo Orioles, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Andrea De Lotto maestro, Laura Cima, Michele Boato, Antonella Litta, Paolo Barabino e Mariam Dignatici monaci della Piccola Famiglia dell’Annunziata, Filippo Manini, Daniele Barbieri, Pasquale Pugliese, Nadia Bovino, Rocco Altieri Centro Gandhi odv, Elide Taviani, Carla Bellani Pax Christi Cremona, Luigi Fasce, Norma Bertullacelli, Renzo Dutto Comunità di Mambre, Nicoletta Negri, Roberta De Monticelli Centro di Ricerca PERSONA, Pasquale Colella “Il Tetto”, Carmine Miccoli, don Giovanni Nicolini Famiglie della Visitazione, Patrizia Cecconi, Daniele Aglio Forum delle Idee Cremona, biblista, Matilde Mirabella. Anna Sabatini psicoanalista, Luigi Guzzo, Santino Bonfiglio, Martino Federico, Beniamino Ginatempo, Daniele Pompejano, Patrizia Caminiti, Annamaria Cosenza, Elina Gugliuzzo, Piero Serboli, Elisa La Rosa, Alessandra Minniti, Loredana Raffa, Pippo Martino, Aldo Trifiletti, Santina Errigo, Concetta Giunta, Alessandra Grussu, Giovanni Caola, Angela Flocco, Maria Rigoli, Rosaria Anna, Annalisa Irrera, Nuccia Romano, Nino Gussio, Carmelo e Rita l’abate, Maria Ravesi, Natale Cuce’, Giovanna D’Andrea, Annamaria Garufi, Saverio Di Bella, Achille Quattrocchi, Antonietta Mondello, Eleonora Bono, Guido Signorino, Marina La Rocca, Teresa Vadala’, Maria Cammaroto, Tindaro Merlo, Nino Continibali, Rossella Colosi, Cristina Barillari, Rosaria Ottana’, La Torre Andrea e Lidia, Associazione Piccola Comunità Nuovi Orizzonti, Roberto Bosi, medico già direttore Sert, Domenico Campana “Movimento di cooperazione educativa”, Antonio Mammi, insegnante, Maria Luisa Paroni Comunità Laudato Si di Viadana (MN) e Tavola della Pace Oglio Po, Anna Doria, Enza Talciani, Nicola Iasiello, Floriana Rizzetto, Laura Di Simone, Zeno Forlati, Claudio Ciancio, Franco Poli, Alessandro Parrella, Giuseppe Tattara, Carla Padovan, Francesco Ambrosi MIR di Vicenza, Lilia Sebastiani, Maria Cristina Bartolomei filosofa e teologa, Sandro Mancini, Jeans Paul Hernandez gesuita Scuola di pace Napoli, Paolo Bertezzolo, Paola Ghirardini, Alessandro Leonori, Luigi Gallo, Gion Gieli, Ursicin G.G. Derungs teologo, Francesco Giorgio Corradini, Luciano Caimi Città dell’uomo, Gianfranco Bottoni, presbitero, Alessandro Cortesi domenicano, Maria Laura Picchio Forlati, Enrico Zaninotto, Mariarita Ceriani, Nicolò Germano docente, Sandro Cappelletto, Maurizio Angelini, Isabella Adinolfi, Antonella Bullo, Simone Morandini, Sandro Mancini professore di Filosofia morale, Anna Urbani, Federico Zanda. Mariateresa Sarpi, Giancarlo Vianello, Domenico Paoletti francescano, Paolo Bettiolo, Daniela Dutto, Carlo Alberto Bolpin “Esodo”. Giancarlo Gaeta, Laura Venturelli, Mirella Gallinaro, Luciano Zambelli Lega per il disarmo unilaterale, Pilar Castel attrice autrice, Gabriella Cecchetto, Luigi de Magistris, Gianni Gennari, Annamaria Fiengo, Giuseppina Nosè, Flavio Aldi, Daniela Bezzi giornalista. don Roberto Fiorini, Rivista “Preti Operai”, Marco Moser, Carlo Truzzi teologo, Adriana Buffardi. Marisa Fugazza, Giorgio Ferraresi, Massimo Tafi, Elio Pagani, Oreste Magni, Paolo Lucchesi, Franco Astengo, Amalia Navoni, Fiorella Coppola. Maria Grazia Calza Tavola della pace Oglio Po, Paola Palagi Istituzione Teresiana in Italia, Cinzia Merletti, Tiziana Valpiana, Giovanna Liotta, Francesco Riva,Vladimir Sabillòn, Giuseppe Staccia, Franco Barbieri, Nazario Ferrari, Wally Gregori, Elena Lanzoni, Matteo Riva, Fabrizio Aroldi, Renato Ottoni, Dina Rosa, Adriana Casalini, Giuseppe Vanacore, segretario nazionale ANED, Ivana Brunato segr. CGIL Milano, Giancarlo Albori, Patrizia Sterpetti WILPF Italia, Enza Talciani.

Chi vuole può firmare all’indirizzo email ranierolavalle@gmail.com

 

 

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