Labate: ‘Una sentenza che criminalizza l’idea di accoglienza’

01 Ott 2021

Redazione

Con la sentenza contro Domenico Lucano, ex sindaco di Riace in Calabria, “si criminalizza l’idea stessa di accoglienza”. Così commenta Sergio Labate, neo presidente di Libertà e Giustizia a nome di tutta l’Associazione.

Lucano, infatti, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione nel processo “Xenia”, svoltosi a Locri, in Tribunale, sui presunti illeciti nella gestione dei migranti. La sentenza emessa lo condanna a quasi il doppio degli anni di reclusione chiesti dalla pubblica accusa (erano 7 anni e 11 mesi).

“La passione civile, l’attenzione verso i più deboli e l’idea di un’accoglienza diffusa sono i tratti distintivi dell’impegno pubblico di Lucano -ricorda Labate-Un impegno che è stato una testimonianza fondamentale, in tempi in cui abbiamo assistito a una criminalizzazione permanente dei migranti, per ricordarci degli obblighi di accoglienza che la Costituzione italiana, in particolare all’articolo 10, prescrive”.

“Esprimiamo la nostra solidarietà umana e politica a Mimmo Lucano -conclude quindi il nuovo presidente di LeG- e non smettiamo di confidare nel fatto che l’ordinamento giudiziario abbia tutti gli strumenti per riconoscere i propri errori e correggere una sentenza che sembra, oggettivamente, abnorme”.

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