Tomaso Montanari è il nuovo rettore dell’Università per Stranieri di Siena

30 Giu 2021

Libertà e Giustizia tutta si congratula vivamente con Tomaso Montanari per il nuovo, prestigioso incarico. 

Tomaso Montanari è il nuovo rettore dell’Università per Stranieri di Siena. Lo storico dell’arte, unico candidato alla successione del professor Pietro Cataldi, il cui mandato scadrà a ottobre, è stato eletto al primo turno con l’87% dei voti. Le elezioni, che si sono svolte oggi, lunedì 28 giugno, in modalità online tramite u-Vote (il sistema di voto elettronico del Cineca), hanno visto una partecipazione molto alta della comunità accademica e l’affluenza ha toccato quasi il 90%.

Le schede bianche sono state circa il 13%. Secondo il nuovo statuto dell’ateneo hanno avuto diritto di voto i professori di prima e seconda fascia, i ricercatori a tempo indeterminato e determinato, i docenti incaricati stabilizzati, e, in percentuale ponderata, il personale tecnico-amministrativo, i collaboratori esperti linguistici, i docenti di lingua italiana, gli assegnisti, i dottorandi di ricerca e tutti gli studenti iscritti. Il nuovo rettore si insedierà alla guida dell’ateneo il prossimo 9 ottobre e resterà in carica per sei anni, fino al 2027.

Montanari, nato a Firenze nel 1971 e formatosi alla Scuola Normale di Pisa, dal 2018 è ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena, dopo aver insegnato all’Università della Tuscia, di Tor Vergata e alla Federico II di Napoli. Ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di commendatore “per il suo impegno a difesa del nostro patrimonio” ed è presidente del comitato tecnico scientifico per le belle arti del ministero per i Beni culturali, oltre a essere membro dei comitati scientifici degli Uffizi a Firenze, e dei Girolamini a Napoli.

“Al termine di questa magnifica giornata ringrazio, con grande emozione, tutte e tutti coloro che hanno partecipato al voto: davvero tantissimi, segno di un desiderio di esserci che è la miglior garanzia di un governo collettivo – ha commentato Montanari -. Dedicherò ogni mia forza al tentativo di non deludere chi ha deciso di accordarmi la sua fiducia. So che divideremo la fatica di ogni giorno: il mio impegno è perché sia condivisa anche la gioia. Condivisa con tutti, con ogni membro della nostra comunità, chi studia, chi insegna, chi lavora”.

Montanari si era presentato alla comunità accademica lo scorso 8 giugno con un articolato programma che spaziava dalla ricerca alla didattica, dalla terza missione ai finanziamenti. “La mia prima proposta è un governo visibilmente plurale, collegiale e paritario per genere” aveva scritto nel suo programma elettorale. Poi, pensando alla squadra di governo: “Accanto a Mauro Moretti (prorettore vicario con delega alla didattica), ci saranno altri quattro tra prorettori e prorettrici: Marina Benedetti (relazioni accademiche), Massimo Palermo (editoria), Carla Bagna (relazioni internazionali) e Sabrina Machetti (certificazioni linguistiche)”. Tra le novità la delega per la “democrazia accademica”, quella per la parità di genere e quella per coordinare il racconto dell’ateneo sui social media.

“L’Università per Stranieri continua la sua storia di conoscenza e di inclusione, a Siena e nel mondo – ha aggiunto oggi Montanari -. Insieme costruiremo un’università (e, speriamo, una società) ancora più amica delle differenze, ancora più impegnata contro le diseguaglianze”. Anche il rettore uscente Cataldi ha voluto rivolgere un saluto al successore: “Il gran numero di voti espressi è un elemento di particolare interesse, dato il profilo così caratterizzato del candidato, il cui programma rettorale ci ha invitato a misurarci con i grandi temi culturali e civili del presente. Questa adesione larga testimonia la forza di una comunità e la sua profonda coesione, uno dei risultati per me più preziosi di questi anni”.

firenze.repubblica.it, 28 giugno 2021

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