L’Archivio Giustolisi presto a Firenze, l’annuncio alla cerimonia del Premio

21 Feb 2020

Redazione

“La fierezza di informare, l’orgoglio dell’autonomia, la coscienza di essere al servizio del cittadino nel rispetto della Costituzione. E’ quanto ci dice quest’ultima edizione del premio Franco Giustolisi ‘Giustizia e Verità’, nella consapevolezza di camminare lungo la strada che, in solitudine, Franco imboccò quando volle dedicare il suo lavoro, la sua vita stessa, alla ricerca dei colpevoli delle stragi nazifasciste contro i civili. Fu allora che scoprì ‘L’armadio della vergogna’ e denunciò a tutto il mondo i nomi dei carnefici”. A dirlo è Sandra Bonsanti, presidente del Premio, già giornalista di “Repubblica”  e direttrice del “Tirreno”, ora presidente emerita di Libertà e Giustizia.

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La cerimonia conclusiva del riconoscimento dedicato alla memoria di Franco Giustolisi, uno dei più importanti giornalisti d’inchiesta italiani di cui è ricorso il quinto anniversario della scomparsa, si è tenuto nella Sala della Regina a Montecitorio. In questi anni il riconoscimento ha toccato con sue inchieste Sant’Anna di Stazzema (2015), Marzabotto (2016), Boves (2017), Capistrello (L’Aquila) (2018) e, nel 2019, Roccaraso (con la strage dei Limmari a Pietransieri).
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“Il lavoro della giuria -aggiunge la presidente Bonsanti- si è mosso su un terreno di grande ricchezza numerica e di contenuti: una scoperta tanto importante in un tempo di estrema difficoltà e di insofferenza politica nei confronti della libera informazione. La democrazia ha bisogno di libertà”.

 

Tra i componenti della giuria Daniele Biacchessi, Silvia Garambois (che ha condotto la cerimonia di premiazione), Livia Giustolisi, Bruno Manfellotto, Virginia Piccolillo, Vittorio Roidi e Lucia Visca. Non sono potuti intervenire in occasione della cerimonia finale Vittorio Emiliani, Marzio Breda e Luigi Vicinanza. Livia Giustolisi, figlia di Franco, annuncia: “Diventeremo presto una Fondazione con a disposizione l’archivio di nostro padre”. 

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“Dentro l”Armadio della vergogna’ c’erano 2.300 notizie di reato -ha ricordato infatti il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi nel prender la parola durante la cerimonia- riguardanti i nazifascisti per delitti commessi grazie alla complicità degli apparati dello Stato. La vergogna può culminare nella rimozione, nella reticenza, un comportamento omissivo spiegato da Giustolisi con la ragion di Stato. Il suo archivio è un patrimonio importante per l’Italia, specie per la Toscana. Stiamo lavorando per portare a Firenze questo archivio nell’ex Ospedale di San Giovanni di Dio nel Borgo Ognissanti. La Regione darà un contributo all’apertura permanente della sede”, che così troverà casa, dopo anni itineranti.
 
Tra gli ‘amici del Premio’ sono intervenuti anche l’ex presidente del Senato Pietro Grasso,  Giovanni Maria Flick già ministro di Giustizia, Carlo Verna presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Vita giornalista ed ex parlamentare, la deputata Pd Flavia Piccoli Nardelli,

 

I riconoscimenti di quest’anno sono andati a Federica Iezzi (Il Manifesto), per l’inchiesta su immigrazione da Somalia ai Balcani, ex aequo; a Lorenzo Cremonesi (Corriere della Sera), per “Sulle orme di Padre Dall’Oglio”, carta e video, ex aequo; a Giulio Mola (Quotidiano nazionale), per l’inchiesta ‘Sport malato’, menzione speciale. Il Premio speciale “Franco Giustolisi – Fuori dall’armadio – Senato” è stato attribuito a Valerio Cataldi (Rai 3-Tg3), per ‘Narcotica’.


Il premio letterario è stato attribuito al giornalista di “Repubblica”, Paolo Berizzi, per “Nazitalia” (Baldini e Castoldi). Benedetta Tobagi con “Piazza Fontana” (Einaudi) ha ottenuto la menzione speciale, insieme a Francesca Mannocchi con “Io Khaled vendo uomini e sono innocente” (Einaudi). Il Premio speciale della giuria è stato vinto dall’intera redazione del programma “Report” di Rai3 per il complesso delle inchieste trasmesse.
Il premio alla memoria è stato attribuito a Vittorio Nisticò e al giornale “l’Ora”, per il volume “L’Ora, edizione straordinaria” (Editore Regione siciliana). Infine il premio radiofonia è andato a Roberto Festa (di Radio Popolare) per “Diario americano”.

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