Giustizia/Di Matteo, per il reintegro nel pool stragi l’appello di 118 magistrati

01 Lug 2019

Rossella Guadagnini Consiglio di Direzione Libertà e Giustizia

“Pur non avendo intenzione di sindacare un provvedimento che, peraltro, non è stato diffuso nel dettaglio, e che dunque neppure conosciamo, né volendo in alcun modo ingerirci nelle competenze del Procuratore nazionale antimafia sentiamo tuttavia l’esigenza di esprimere il forte turbamento che la notizia dell’estromissione del dottor Di Matteo ha provocato in tutti noi”. E’ un brano della lettera-appello inviata al Consiglio Superiore della Magistratura, al suo presidente il Capo dello Stato Sergio Mattarella e al vice presidente David Ermini, oltre ai consiglieri, sottoscritta da 118 magistrati di tutta Italia.

“Forte turbamento, non solo per la stima e l’ammirazione che riponiamo nei confronti del collega -prosegue quindi la missiva- per lo spirito di abnegazione, i sacrifici personali e familiari, l’elevato senso delle istituzioni, l’eccelso grado di professionalità e l’equilibrio, che lo hanno contraddistinto in tutta la sua carriera e che ne fanno uno dei magistrati più in grado di trattare la materia in questione, ma soprattutto perché temiamo che tale estromissione possa delegittimarlo agli occhi della criminalità e del potere mafioso, acuendo ulteriormente i già elevatissimi rischi per la sua incolumità”.

Il documento è stato scritto in difesa del Sostituto Procuratore nazionale antimafia, Nino Di Matteo, che a fine di maggio è stato estromesso dal pool che indaga sulle “entità esterne nei delitti eccellenti di mafia” su iniziativa del Procuratore Nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, dopo un’intervista rilasciata dallo stesso Di Matteo nella trasmissione Atlantide di La7. I magistrati chiedono al Csm “che si possa favorire una composizione costruttiva della vicenda, affinché il dottor Di Matteo venga al più presto reinserito nel pool sulle stragi a cui era stato destinato”.

La rimozione di Di Matteo, dopo lo stesso ricorso di quest’ultimo contro il provvedimento del Procuratore Capo nazionale antimafia, dovrà infatti essere discussa dalla Commissione del Csm che si occupa di assegnazioni e revoche. La lettera dei magistrati si aggiunge all’iniziativa sottoscritta finora da oltre 78.000 cittadini che hanno firmato l’appello alle Istituzioni competenti per “non delegittimare ed isolare il lavoro del magistrato”.

Di Matteo, intanto, ha accettato la proposta di AutonomiaeIndipendenza (AeI), corrente fondata da Piercamillo Davigo e Sebastiano Ardita, di concorrere da indipendente alle elezioni suppletive del Csm, che si svolgeranno il 6 e il 7 ottobre prossimi, necessarie dopo le dimissioni di Luigi Spina (Unicost) e Antonio Lepre (Mi), a seguito degli scandali emersi nell’inchiesta di Perugia sull’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, accusato di corruzione.

Giornalista e blogger, si occupa di hard news con particolare interesse ai temi di politica, giustizia e questioni istituzionali; segue vicende di stragismo, mafia e terrorismo; attenta ai temi culturali e sociali, specie quelli riguardanti le donne.

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