Ieri, a Bologna, è stato un momento in cui la società civile si è fatta sentire: decine e decine di persone, associazioni e lavoratori del settore si sono mobilitate contro l’immotivata chiusura del centro di accoglienza di via Mattei e la “deportazione” di 180 persone a Caltanissetta. Dopo una giornata di presidio e di trattative, con il coinvolgimento del Comune e della Caritas, si sono trovate soluzioni temporanee per dare un letto a tutti i richiedenti asilo. Un risultato estremamente positivo, ma è solo l’inizio di un impegno che deve continuare.
Come associazione Famiglie Accoglienti chiediamo a tutti i bolognesi di buona volontà di farsi avanti per garantire un tetto –anche per una sola notte- ai richiedenti asilo disumanamente espulsi dal Mattei. Soprattutto, chiediamo a tutte le associazioni che si sono mobilitate di coordinarsi tra loro, e con le istituzioni, per trovare soluzioni di lungo periodo: noi possiamo dare il nostro contributo in una fase di emergenza ma dobbiamo rivendicare procedure di accoglienza dignitose e umane da parte del governo e degli enti locali: sono responsabilità a cui non si possono sottrarre.
12 giugno 2019