Piketty, L’ ingiustizia favorisce i populisti

30 Mag 2019

PARIGI – «Finché non cambieremo il sistema economico e fiscale in Europa, non sarà davvero possibile sconfiggere movimenti populisti come quelli di Marine Le Pen e Matteo Salvini ». Dal suo osservatorio sulle disuguglianze nel mondo, a cui ha dedicato il voluminoso saggio Il Capitalismo nel XXI secolo , Thomas Piketty confessa di essere “frustrato” dal risultato delle elezioni europee. «La collera che alimenta i nazionalismi è fomentata dall’ assenza di un modello sociale e fiscale più giusto» spiega l’ economista francese che ha promosso, insieme ad altre personalità, un Manifesto per la democratizzazione dell’Europa che ha già raccolto oltre centomila firme.

.

In Francia e in Italia i sovranisti escono vittoriosi. Sorpreso?

«No perché sono convinto che buona parte del rifiuto per l’Europa sia dovuto al sentimento di ingiustizia fiscale. Il voto per i sovranisti rispecchia perfettamente il livello di reddito e di diploma.

La nuova contrapposizione politica è tra classi lavoratrici e classi più privilegiate che detengono un patrimonio. Se continuiamo a dire che il voto a Le Pen è dovuto solo a nazionalisti xenofobi arretrati ci sbagliamo di grosso».

.

È quello che ha detto Macron con la sua battaglia tra progressisti e nazionalisti?

«Non mi riconosco in questa griglia di lettura che alimenta i record di popolarità di Le Pen e Salvini. È una strategia politica estremamente pericolosa che tende a escludere totalmente dal dibattito il vero nodo da sciogliere».

.

Ovvero?

«Dagli anni Novanta in poi le disuguaglianze di reddito all’interno dei paesi dell’ Ue sono ricominciate ad aumentare. È quello che le persone risentono nella vita vera. C’è una minoranza di ricchi che si arricchisce sempre di più e che in proporzione contribuisce di meno allo Stato sociale. Se l’Europa vuole salvare se stessa deve costruire un modello originale per garantire uno sviluppo sociale equo e duraturo. Solo così si convinceranno gli elettori a sostenere il progetto europeo».

 

Cosa propone?

«La creazione di un’assemblea europea sovrana, con i parlamentari di un piccolo nucleo di paesi, che possa gestire un bilancio finanziato attraverso quattro grandi imposte europee: sugli utili alle grandi imprese, sui redditi più alti (oltre 200mila euro all’anno), sui maggiori possessori di patrimoni (oltre 1 milione di euro all’ anno) e sulle emissioni di anidride carbonica».

.

Propone di aumentare le tasse: sta sognando?

«Il bilancio che proponiamo, se fissato intorno al 4% del Pil, potrebbe servire agli Stati membri per ridurre l’imposizione fiscale regressiva che grava su salari e consumi delle classi medie, ma anche a finanziare ricerca e investimenti per la crescita. In sostanza, sarebbe uno strumento democratico per garantire una nuova giustizia fiscale».

.

Macron ha proposto un bilancio dell’eurozona. Non le va bene?

«È un progetto estremamente vago e che dimentica il cuore del problema: la lotta alle disuguaglianze. D’altronde per Macron è difficile parlare di giustizia fiscale in Europa dopo aver abolito in Francia la patrimoniale. E così l’unico argomento di cui tutti parlano è la caccia agli stranieri».

.

La sinistra non fa abbastanza contro le disuguaglianze?

«In Francia se i vari leader fossero un po’ meno stupidi si accorgerebbero che sommando le loro varie liste sarebbero un blocco di potere superiore al partito della maggioranza. In molti paesi c’è poi un rigetto della sinistra radicale paradossale perché non fa altro che aiutare l’ascesa dell’estrema destra. L’unica soluzione è proporre un modello fiscale ed economico più equo.

Probabilmente, come spesso accade in Europa, ci arriveremo quando saremo travolti da una nuova crisi economica e finanziaria».

.

Pensa all’Italia?

«Non so se la prossima crisi europea sarà provocata dal debito italiano. So che questo governo è l’incubo assoluto.

Salvini riesce a guadagnare popolarità denunciando l’ipocrisia del governo francese sulla questione migratoria, e intanto lui può portare avanti una politica antisociale, chiedendo di varare la flat tax.

Sono costernato nel vedere poi che una delle soluzioni ipotizzate per tappare i buchi del bilancio dello Stato è aumentare l’Iva, che per definizione pesa sulle fasce più deboli della popolazione».

.

La Repubblica, 27 maggio 2019

.

Supportaci

Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo

Promuoviamo le ragioni del buon governo, la laicità dello Stato e l’efficacia e la correttezza dell’agire pubblico

Leggi anche

Le scuole di Libertà e Giustizia

L’Unione europea come garante di democrazia, pace, giustizia

In vista della legislatura 2024-2029, l’associazione Libertà e Giustizia propone sette incontri sul ruolo del Parlamento europeo e le possibilità di intervento dei singoli cittadini e delle associazioni

Approfondisci

Libri

Newsletter

Eventi, link e articoli per una cittadinanza attiva e consapevole direttamente nella tua casella di posta.