Libertà e Giustizia, Stop al decreto Sicurezza bis

Libertà e Giustizia, Stop al decreto Sicurezza bis

Era difficile pensare che nella nostra Repubblica democratica si volesse intervenire sul Testo Unico di pubblica sicurezza del 1931-tipica espressione del pensiero autoritario del passato regime- per renderne più dure le norme, o che per ragioni di ordine pubblico si volessero modificare competenze ministeriali con decreto, o sottoporre a pesantissime sanzioni chi soccorre in mare: eppure sta avvenendo con lo schema di decreto legge proposto dal ministro Salvini.

Chiediamo ai membri del Consiglio dei Ministri di non approvarlo, al Parlamento  di non convertirlo in legge, al Presidente della Repubblica di sospenderne l’emanazione, ai cittadini di far sentire la loro voce in nome della Costituzione.

A quando un risveglio delle coscienze?

Il Consiglio di Presidenza di LeG

Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Paul Ginsborg (Presidente), Sergio Labate, Elisabetta Rubini, Fabrizio Tonello, Nadia Urbinati

1 commento

  • Le coscienze non dormono sui diritti negati ne’ sulle numerose disgrazie che afliggono il Paese.

    Sono solo annichilite, confuse, smarrite per la perdurante diserzione della miglior elite del Paese, elite secondo il TRECCANI, dall’onere di guida che naturalmente compete ai più dotati di ogni gruppo sociale che voglia progredire.

    Le coscienze non dormono e sarebbero pronte a mobilitarsi con entusiasmo e vitalità se solo l’ennesima iniziativa lasciasse intravedere la possibilità di un successo, e non il solo esito frustrante, del ritorno a casa senza alcun risultato.

    “La Costituzione – disse Calamandrei – contiene la promessa di una rivoluzione…” e dopo 70anni sarebbe ora che la promessa evolvesse in realtà!

    Ma non bastano appelli e raccolte firme: occorre una LEADERSHIP credibile, meglio se collettiva come il CDC, a cui le coscienze smarrite e frustrate possano affidare il loro futuro, prestando per questo le proprie energie e tutti i numeri che in democrazia sono determinanti.

    Nell’ansia di cambiamento virtuoso, per la propria incapacità di analisi e sintesi autonoma, sono cadute nelle trappole apparecchiate da diversi “pifferai magici”, Grillo, Renzi, Di Maio e ora Salvini che solleva le sue chances col la leva dell’immigrazione che spinge tutte le destre europee: potranno mai trovare una guida saggia che inverta degrado e declino, facendo emergere tutto il potenziale del Paese?

    A quando un risveglio della nostra miglior elite, che provi ad accollarsi l’onere di guida che naturalmente le compete? Ad esso seguirà sicuramente il risveglio entusiasta delle cosciente afflitte della Cittadinanza, che non aspettano altro!

    Paolo Barbieri, socio circolo La Spezia

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