Il decreto Sicurezza è diventato Legge: per quale Natale, umano o disumano?

22 Dic 2018

Lettera aperta alla Sindaca, ai Sindaci e ai Consigli Comunali  di Bagnacavallo, Faenza e Ravenna 

Prima che il Decreto Immigrazione /Sicurezza diventasse legge,  i Consigli comunali di Torino e di Bologna  hanno approvato, con buona maggioranza, ordini del giorno che chiedevano la sospensione  della applicazione del decreto, per rivalutarne l’impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori. A Torino i 5 Stelle hanno votato a favore, a Bologna si sono astenuti.

Ora il decreto è diventato legge, ma gli argomenti dell’ordine del giorno di Bologna, che qui alleghiamo, ci hanno profondamente convinto. Il tema immigrazione è affrontato nella legge in termini “securitari”, di ordine pubblico, abrogando, di fatto, l’articolo 10 della costituzione, che impone l’obbligo dell’asilo per chi fugge la paesi dove i diritti umani sono negati o gravemente pregiudicati.  I CAS diventano grandi Centri accentrati di Accoglienza Straordinaria che, di fatto, rendono impossibili percorsi di integrazione, con  lo smantellamento del sistema SPRAR, Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati. Un significativo numero di persone prive di assistenza, di dimora, di percorsi di inserimento lavorativo e di apprendimento della lingua italiana, si ritroverebbero per strada, con, al massimo, l’accesso ai servizi di bassa soglia, quando disponibili. A chi giova avere per strada persone in grande disagio e disperate? Senza cibo, tetto, accoglienza? Non è la prima volta che in Italia compaiono leggi criminogene. Questa ci sembra particolarmente pericolosa, nell’immediato e nel futuro, quando minori accolti diventeranno maggiorenni e si troveranno per strada.

Chiediamo a chi stiamo rivolgendo questa Lettera aperta di informare la cittadinanza sulla situazione che si sta creando nei propri territori e quali strade le Amministrazioni intendano seguire per mantenere percorsi di integrazione per i migranti in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari e per supplire a ciò che lo Stato si rifiuta di fare. E di chiedere in ogni caso allo Stato sostegno economico per farlo in modo adeguato. Vi proponiamo di assumere, aggiornandolo, l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Bologna.

Crediamo necessario assumere come prioritario il dovere di “restare umani”. Il Natale si avvicina. Se non ora, quando?

 

ARCI provinciale Ravenna

Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna

Comitato in Difesa della Costituzione di Bagnacavallo

Comitato per la Difesa e la Valorizzazione della Costituzione di Faenza

Libertà e Giustizia, Circolo di Ravenna

Rete Civile contro il razzismo e la xenofobia

 

Ravenna, 22 dicembre 2018

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