Si è svolta domenica 15 aprile, presieduta da Tomaso Montanari e moderata da Elisabetta Rubini, l’assemblea annuale dei soci di Libertà e Giustizia.
L’incontro, svoltosi alla presenza di un centinaio di persone al Fuligno di Firenze, è iniziato con la lettura della relazione sullo stato dell’associazione da parte di Stefano Innocenti.
Dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio presentato dal dottor Sebastiano Resta, Elisabetta Rubini ha letto i messaggi di saluto inviati da Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito di LeG, e Salvatore Settis, membro del Consiglio di Presidenza.
Tomaso Montanari ha quindi preso la parola, ripercorrendo -in un discorso accolto con largo consenso e partecipazione- le tappe salienti che hanno caratterizzato il suo primo anno alla guida di LeG: i lasciti della vittoria referendaria del 4 dicembre, la nascita numerosi nuovi Circoli territoriali, l’adesione alla Rete dei Numeri Pari, le scuole dell’Associazione sul paesaggio e lo sviluppo locale, la cura della ‘polis’, il lavoro e la laicità, ma anche i continui tentativi di stravolgimento della Carta costituzionale, il ricordo di Stefano Rodotà e, non ultima, la faticosa campagna elettorale.
Destinata al confronto e alla discussione con i coordinatori dei Circoli e i soci presenti in sala è stata, invece, la seconda parte della giornata, conclusasi con l’auspicio del presidente di poter continuare a crescere sinergicamente come associazione, rifuggendo torpore e passività.
(*) Gioia Baggio, socia di Leg, ne cura anche la segreteria nazionale.