Il 19 aprile 2013 i franchi tiratori bruciarono il Professore e il futuro del partito. Oggi il conto è arrivato a Renzi e D’ Alema che, quel giorno, furono i primi sospettati.
Il destino era già scritto, sul numero civico: piazza Capranica 101. La sede del teatro Capranica in una piazza a due passi dal palazzo di Montecitorio, diventato una mattina di primavera di cinque anni fa il Teatro dei Veleni, il palcoscenico della grande congiura che ha dissolto il sogno di un grande partito di centrosinistra in grado di governare e di cambiare l’Italia, per mano di uomini e donne rimasti senza volto. Nessuno conosce i nomi dei 101 franchi tiratori che nel segreto dell’urna hanno eliminato Romano Prodi dalla corsa per il Quirinale e, ancor di più, hanno ucciso il Pd. E nessuno ha mai rivendicato il gesto. «Lei mi chiede come ho votato. Le rispondo: come mi ha permesso di fare la Costituzione. Che nome abbiamo scritto sulla scheda quel pomeriggio, mi creda, non si saprà mai…», mi disse uno dei principali indiziati a pochi mesi di distanza dall’evento. Aveva ragione.
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la Repubblica, 16 aprile 2018
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