Ho letto la sua lettera a Repubblica e le confesso che mi ha lasciato un’inquietudine che ora le trasmetto. Lei parla di Terza Repubblica, di Repubblica dei cittadini. Non cita mai il Parlamento e nemmeno la Costituzione, che molti vorrebbero finalmente attuata e non stravolta e tradita.
Dunque le chiedo come la pensa su questo tema, non secondario. Vorrei che fosse chiaro. Terza Repubblica vuol dire passare a una repubblica presidenziale? All’elezione diretta del Presidente della Repubblica, come da tempo chiedono i grandi poteri finanziari? Oppure il vostro programma prevede di riportare il Parlamento a una sua autonomia e dignità, come vollero i padri costituenti?
Gentile Luigi Di Maio vorrei capire meglio la sua Terza Repubblica, dopo aver tanto criticato sia la Prima che la Seconda… sono vecchia ormai è di battaglie ne ho fatte tante. Congratulazioni per il risultato, ma aspetto di conoscere il suo progetto istituzionale.
(*) L’autrice è giornalista e presidente emerita di Libertà e Giustizia.
gent.ma Sig.ra
il M5S ha già dimostrato ampiamente come stia dalla parte della Costituzione, impedendone lo stravolgimento nel recente referendum.
Per quanto concerne il ruolo del Parlamento, potrebbe bastare visionare tutti gli interventi a difesa del medesimo da parte del M5S, tramite i suoi portavoce in occasione delle innumerevoli votazioni di fiducia richieste dal governo uscente…
Terxpza Repubblica sta a significare un Cambiamento epocale, nel quale i cittadini e la Buona Politica riprenderanno il primato sulla guida del Paese.
Gentile Signora Sandra,
secondo me, Di Maio potrebbe risponderle che ha già dimostrato di rispettare la Costituzione difendendola dagli attacchi dei suoi finti amici. Il 4 dicembre i 5Stelle si schierarono contro la riforma costituzionale proposta dai renziani. Per il resto, staremo a vedere. Cordiali saluti
Gent.ma crede davvero che il destinatario della sua lettera aperta sia degno di una lettera aperta? Quanto ai commenti entusiasti, fin’ora han dimostrato supponenza ed arroganza e adesso vorrebbero che gli sconfitti facessero il gran gesto in nome della “responsabilità verso il Paese”! Ma vaff (di grillesca memoria).
Chi vive di odio muore nella tempesta.
sono arrivato a 36anni e non lavoro con la politica vecchia.