NASCE IL CDC: PRIMA CAMPAGNA, LA LEGGE ELETTORALE

NASCE IL CDC: PRIMA CAMPAGNA, LA LEGGE ELETTORALE

Dalla fusione del Comitato per il No e del Comitato contro l’Italicum, protagonisti della campagna per il no nel referendum costituzionale del 4 dicembre, si è costituito il nuovo Coordinamento per la democrazia costituzionale, che ne raccoglie il testimone. Presidente della nuova associazione è stato nominato Massimo Villone, mentre Alessandro Pace, che era presidente del Comitato per il No, è stato nominato presidente del Comitato scientifico.

Alfiero Grandi e Silvia Manderino sono i vicepresidenti, mentre Domenico Gallo coordina l’esecutivo, del quale fanno parte Mauro Beschi, Bia Sarasini, Antonio Pileggi (tesoriere).

In cima all’agenda del Coordinamento per la democrazia costituzionale non può non esserci la battaglia per una nuova legge elettorale coerente con la Costituzione e di tipo proporzionale. Solo formalmente, infatti, si può votare sulla base delle norme elettorali conseguenti alle 2 sentenze della Corte costituzionale, emesse in periodi diversi su leggi diverse. Come ha ripetutamente sottolineato il presidente della Repubblica, occorre approvare una nuova legge elettorale coerente per Camera e Senato. «La mancata approvazione di questa legge elettorale è il vero ostacolo alla governabilità - ha dichiarato Alfiero Grandi - Se questo parlamento non riuscirà ad approvare una nuova legge elettorale degna di questo nome passerà alla storia come uno dei peggiori della storia repubblicana. E’ evidente il tentativo di sequestrare la legge elettorale sulla base degli interessi dei vari partiti - ha proseguito il vice presidente - Scopriamo in queste ore che Berlusconi è a favore di un sistema tedesco che conosce solo lui visto che non vuole il voto disgiunto tra partito e parlamentari (come è in Germania) e ora pretende un premio di maggioranza per la coalizione, meccanismo sconosciuto in Germania.

Così Renzi è tornato sull’aventino della pretesa che altri avanzino le loro proposte per primi, mentre i 5 stelle sembrano paralizzati dal timore di restare intrappolati nelle manovre altrui. Questo stallo è inaccettabile - ha concluso Grandi - Le elettrici e gli elettori hanno il diritto di votare con una legge elettorale che consenta di eleggere un parlamento che risponde a loro e non ai capipartito, come invece rischia di avvenire se avremo un altro parlamento di nominati».

Per questo il 2 ottobre il Coordinamento organizza un’assemblea nazionale a Roma, sul modello di quella che l’11 gennaio 2016 lanciò la campagna per il No, con l’obiettivo di rilanciare la richiesta di una legge elettorale coerente con gli esiti del referendum (che molti tentano di far dimenticare).

 

1 commento

  • Benvenuto in società al Nuovo COORDINAMENTO per la DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE!

    Perchè di buona democrazia c’è un gran bisogno, visto che la pessima qualità di quella che stiamo vivendo da decenni, ha portato quasi l’80% della Cittadinanza a confessare alla demoscopia di preferire l’uomo forte per risolvere più facilmente i problemi del Paese.

    E a mio parere ci sarebbe un modo formidabile di presentarsi al meglio in Società e di “restare in campo” efficacemente, proprio intestandosi la “Nuova Legge Elettorale”, attorno alla quale i partiti della mediocrità parlamentare, si stanno giocando la partita della prossima legislatura, non finalizzando il Bene Comune, ma solo il proprio tornaconto di gestione privatistica del potere.

    Basterebbe raccogliere la bozza lasciata cadere dai 4 “gamblers” alcune settimane fa, correggerla opportunamente secondo i Vostri indirizzi, redigerla in articoli e farla sottoscrivere da 50/60 mila Cittadini per soddisfare il 71, e poi presentarla alle Camere. A questo punto lanciare una PETIZIONE alle CAMERE stesse secondo l’art. 50, che la CONTENGA, per raggiungere facilmente, sia attraverso il web che raccolte direttamente dai volontari nei luoghi più frequentati delle città, senza l’obbligo della certificazione, milioni di firme al punto che neppure un arrogante Parlamento di nominati possa ignorare.

    Il Popolo che il 4/12 andò al seggio per una negazione rabbiosa e cmq contro la casta, sarà felice di rispondere alla chiamata, non per l’ennesima negazione, ma per partecipare questa volta con entusiamo ad un’azione costruttiva di un futuro migliore.

    Sarebbe un modo formidabile di rilanciare il concetto di Sovranità Popolare e di avviare l’attuazione della Costituzione, proprio col l’esercizio degli artt. 71 e 50, per una legge elettorale a misura di Costituzione e di Cittadinanza. E sarebbe anche propedeutica ad una vittoria imponente alle prossime politiche di una Lista Civica per la Democrazia Costituzionale che fosse partecipata, sostenuta e garantita dai promotori dei Comitati NO e Italicum come del CDC, di cui i sigg. Falcone e Montanari dovrebbero essere catalizzatori, lasciando a Bersani, Pisapia e C. l’onere di aggregare quanto possibile della Sinistra divisa e dispersa, per poter offrire alla stessa, dopo il voto, la possibilità di una coalizione progressista senza che sia obbligata a farla controvoglia col PDr.

    Offrire questa possibilità ad una Cittadinanza che per oltre il 90% (ISTAT, DEMOS) non ha più fiducia nella politica, che per metà si astiene dal voto mentre l’altra va al seggio con mestizia per il male minore, sarebbe un’azione altamente meritoria e un modo perfetto per il Nuovo CDC di presentarsi in società!

    Auguri per un Paese migliore!

    Paolo Barbieri

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