Dopo aver fatto fuoco e fiamme, a costo di prendere a calci quarant’anni di giurisprudenza costituzionale, per piantare la bandiera del governo sul tetto di viale Mazzini, la mente si è offuscata. Avuta la Ferrari, il conduttore è uscito di strada alla prima curva. Dopo essere stato insignito del ruolo di amministratore delegato con pieni poteri, Antonio Campo Dall’Orto ha avuto la sfiducia. Una batosta cocente per un modo farisaico di intendere il rapporto con l’azienda, dopo la propaganda manipolatoria sul “fuori i partiti”, bugia stratosferica.
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