CDC presto unificati, obiettivo la legge elettorale

28 Mar 2017

Rossella Guadagnini Consiglio di Direzione Libertà e Giustizia

Il Comitato per il No nel referendum costituzionale e quello contro l’Italicum, dopo la prossima assemblea nazionale dei comitati territoriali, daranno vita a una nuova associazione. L’organismo unificherà le due attuali sigle e sarà formato da “cittadini che vogliono partecipare alle scelte politiche e sociali del nostro Paese in piena autonomia”. Come primo obiettivo la legge elettorale.

Procede intanto la raccolta firme in calce alla petizione “Restituire la sovranità agli elettori” (https://www.change.org/p/restituire-la-sovranità-agli-elettori), aperta almeno fino al 25 aprile. La consegna delle firme avverrà immediatamente dopo, nella convinzione che “dopo il 30 del mese si riaprirà la discussione sulla legge elettorale, finora rinviata dal Parlamento in attesa dell’esito delle primarie del Pd”.

La petizione sarà presentata ai presidenti delle Camere, alle Commissioni che si occupano della legge elettorale, ai gruppi parlamentari. “La raccolta delle firme è una scelta politica per dare più forza alla nostra posizione sulla legge elettorale -si legge nel documento finale della recente riunione congiunta dei direttivi dei due Comitati- fondata su due punti: 1. il voto dei cittadini deve avere lo stesso valore, senza distorsioni dei premi di maggioranza; 2. deputati e i senatori debbono essere eletti dai cittadini, non nominati dai capi partito”.

 

Due i punti: no a premi di maggioranza distorsivi, no ai nominati

Sulla legge elettorale verrà organizzato un Seminario per un confronto con i partiti e i settori politici che si sono pronunciati per il No, al fine di favorire una convergenza sui punti essenziali che si ritiene debbano ispirare la nuova legge elettorale e porre rimedio anche ai gravi problemi sul voto all’estero. Proseguirà, infine, il monitoraggio dei lavori parlamentari, con l’obiettivo di costruire un Osservatorio.

“I problemi del mondo del lavoro sono tanti e riguardano diritti essenziali: occorre ispirarsi alla Costituzione”. Per questo i Comitati ribadiscono il proprio impegno a fianco del sindacato. Anche dopo il decreto del governo, che punta ad evitare i referendum, “occorre proseguire la vigilanza” perché “nell’iter di approvazione potrebbero esserci sorprese da settori che non condividono la decisione del governo”.

Restano nella agenda dei Comitati “il sostegno al mondo della scuola, che soffre le conseguenze di una legge sbagliata; una proposta di modifica dell’articolo 81 della Costituzione; l’impegno a fare del 25 aprile un’occasione per valorizzare la Costituzione e il risultato del referendum del 4 dicembre che ne ha impedito lo scempio; l’impegno a favorire le iniziative sul 2 giugno che sottolineino l’esigenza di un mondo di pace; le iniziative per valorizzare la Costituzione in particolare rivolte ai giovani, protagonisti del referendum del 4 dicembre”. A loro, “che hanno lavorato al nostro fianco per la vittoria del No, proponiamo incontri” per stabilire una stretta collaborazione in vista di una convergenza programmatica.

 

Giornalista e blogger, si occupa di hard news con particolare interesse ai temi di politica, giustizia e questioni istituzionali; segue vicende di stragismo, mafia e terrorismo; attenta ai temi culturali e sociali, specie quelli riguardanti le donne.

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