Sinistra Italiana, Fratoianni segretario: Subito i comitati per sostenere il referendum della Cgil sui voucher

21 Feb 2017

Il congresso fondativo di Sinistra Italiana si conclude con l’ elezione a segretario del pisano Nicola Fratoianni.

Giornata caratterizzata da interventi intensi sui temi centrali del Paese più che sulle alleanze, nonostante posizioni diverse come quella di D’ Attorre che aveva presentato una mozione, bocciata, per la sospensione del congresso in attesa di vedere cosa accadrà in casa Pd.

La platea si accende quando fa il suo ingresso Luigi De Magistris: “Fare qualcosa di sinistra più che parlare di sinistra. C’ è bisogno di una sinistra che riscopra la connessione sentimentale con il popolo”. Orgoglio nel rivendicare le scelte della sua amministrazione come quella di essere la “la sola a rispettare il referendum sull’ acqua pubblica” E ad essersi ripresa: “il patrimonio immobiliare che il centrosinistra aveva dato a Romeo (l’ imprenditore indagato nell’ inchiesta Consip insieme al Ministro Luca Lotti, ndr)”.

La sala si fa muta, attenta quando sul palco sale Alfredo D’ Attorre che, dopo aver esaltato scelte comuni compiute, “con franchezza” dice: “No al settarismo. Interloquire con la sinistra del Pd è una necessità. Non condivido la scelta di andare avanti come se nulla fosse, ma ora la posizione del partito è anche mia”. La voce perde di tono, Fratoianni gli porge l’ acqua, lui ringrazia ma il bicchiere sta per cadere dal podio e D’ Attorre con ironia esclama: “È un agguato”.

Chi “non si fida di quelli che parlano di niente ma sono capaci di fare tutto” è Pippo Civati che con le sue battute pungenti tipo: “Il trattino fra centro-sinistra sta per meno sinistra” strappa sorrisi e applausi.

Ad attribuire a Renzi e a Grillo la responsabilità di aver portato a termine la fine della distinzione fra sinistra e destra ci pensa Luciana Castellina. Mentre a rivelare che “gli vengono le bolle quando sente parlare di “Ulivo 4.0″, centro-sinistra” è Stefano Fassina che, per rivolgersi a Pisapia, prende in prestito Nanni Moretti: “Caro Giuliano dicci qualcosa di sinistra, qualcosa sui voucher, sull’ art.18, sulla “buona scuola”, per concludere in riferimento al suo Sì al referendum: “La Costituzione è il nostro faro, lievito di ogni aggregazione”.

Niki Vendola, salutato con affettuoso trasporto, di sé dice: “Un buon leader deve fare un passo indietro quando è il momento” e al suo erede affida il “recupero del senso delle parole e la loro custodia” suggerendogli di far tornare a battere il cuore, soprattutto quello dei giovani. E ad Arturo Scotto, intento a costruire “ponti” con Pisapia manda a dire: “Non tutti i ponti sono utili, basta andare a Messina.
Noi saremo umili e generosi ma non andremo a dialogare con il cappello in mano”.

Nel discorso conclusivo, seguito dalle note di Bella Ciao, un Fratoianni commosso ringrazia Vendola, elenca gli impegni immediati come la “costituzione di 500 comitati per sostenere il referendum della Cgil sui voucher”.

Ammonisce la minoranza Pd: “La nostra interlocuzione finirebbe in caso di una eventuale fiducia al Governo Gentiloni, o al voto sul decreto sicurezza di Minniti”.

Il Fatto Quotidiano, 20 febbraio 2017

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