Il No e il nonostante

Il No e il nonostante

Se Gad Lerner può dire di votare Sì nonostante Renzi, altri possono dire di votare No nonostante molti di coloro che votano No abbiano idee politiche non condivisibili. In altre parole, il voto sul referendum costituzionale non è un voto su o contro Renzi: e infatti c’è chi vota Sì, come Lerner, pur distinguendosi da Renzi. E’ vero anche l’opposto: si può votare No pur non avendo le stesse idee politiche di molti di coloro che votano No. 

Il referendum sulla Costituzione taglia trasversalmente le idee e le appartenenze e, nonostante lo abbia promosso il Governo Renzi, l’opposizione a quella proposta del suo Governo non si identifica necessariamente con il giudizio sul Governo. Il referendum non si propone di “mandare a casa” Renzi. Non è un plebiscito su di lui e sul suo esecutivo.

Dunque, distinguiamo la legge fondamentale da chi la usa. Noi votiamo No, anche se lo stesso faranno molti altri che hanno idee politiche opposte alle nostre; non sono loro l’oggetto del voto del 4 dicembre, ma la legge fondamentale del Paese: la Costituzione italiana.

 

 

(*) Presidente di Libertà e Giustizia.

2 commenti

  • Le buone Costituzioni sono quelle che assicurano un efficace ed efficiente equilibrio nella tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) e che, allo stesso tempo – in quanto valide oltre ogni contingenza politica – sono un argine agli… “uomini della Provvidenza” (di ogni… “risma e colore”, contemporanei e futuri).

    L’attuale Costituzione non è perfetta, ma è senz’altro migliore di quella prospettata dalle “riforme” – democraticamente regressive – Napolitano-Renzi-Boschi-Verdini.
    Ed io – che di certo non sono parte di alcuna “casta” – sto “al merito”, senza lasciarmi distogliere dai “rumori di fondo”, dagli interessati “profeti di sventura” e, soprattutto, dal “giochetto”… “se voti NO, sei come CasaPound, Salvini, Berlusconi…”, “se voti NO, ci sarà il caos economico e l’instabilità politica”, “se voti NO, qualche emerito… piangerà”…

    Io, dunque, il 4 Dicembre prossimo voterò – e più che convintamente – NO.

  • Se tutto l’impegno generosamente speso per il NO da tante persone importanti e non, fosse stato speso per costruire, per mettere sul piatto concretamente progetti operativi per il cambiamento e per riportare in Parlamento il rigore morale e culturale indispensabile in quel luogo-istituzione, affidandoli alla Costituzione (artt. 71 e 50) e alla Sovranità Popolare Realizzata, saremmo già oltre Renzi, oltre la casta, oltre la mediocrità, oltre il SI ed il NO!

    E saremo più sereni verso il futuro.

    Ma ci siamo fatti trascinare nel duello al’ultimo voto ad alto rischio e dannoso cmq…pazzesco!

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