“Onida ha colto, come altri prima di lui, che il quesito è pubblicità ingannevole a favore della posizione del governo”. Così Alfiero Grandi, vicepresidente vicario del Comitato nazionale per il no) commenta la nuova iniziativa legale contro il quesito referendario. Secondo Grandi “i ricorsi hanno un fondamento sostanziale”.
“E’ un fatto che il quesito del 2006 non era così di parte. E’ un fatto che si afferma che c’è il superamento del bicameralismo paritario mentre al massimo c’è un parziale superamento. E’ un fatto che un quesito omnicomprensivo come questo oltre che essere contro lo spirito dell’art 138 è anche una sommatoria che affastella argomenti diversi in modo improprio. La sottolineatura del risparmio – spiega Grandi – serve solo alla demagogia del governo e alla sua spinta antipolitica. Si potrebbe dire che chi di spada ferisce potrebbe rimanerne ferito”.
“Detto questo – conclude Grandi – vedremo se le sedi interpellate (Tar, Cassazione, Corte Costituzionale, tribunali) riterranno ammissibili i quesiti, fermo restando che il 4 dicembre si deve votare e bisogna impedire che il governo trovi nuove scuse per rinviare il referendum”.
Approvate il testo della legge costituzionale concernente
“ disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario,
la riduzione del numero dei parlamentari,
Il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni,
la soppressione del Cnel
e la revisione del TitoloV della IIparte della Costituzione “
approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale
n.88 del 15 aprile 2016 ?
Allora si poteva anche scrivere così……
Approvate il testo della legge costituzionale concernente
“ disposizione per un Senato NON eletto dai cittadini,” art.57-art.2 dai Consigli Regionali e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale, i Senatori fra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, fra i Sindaci dei Comuni dei rispettivi territori. ”riduzione delle autonomie regionali,” art.117-art.31 È fatta salva la facoltà dello Stato di delegare alle Regioni l’esercizio di tale potestà nelle materie di competenza legislativa esclusiva.
“la triplicazione del numero delle firme per iniziativa popolare” art.71-art.11 Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno centocinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli. (oggi : Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli.)
approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale
n.88 del 15 aprile 2016 ?