Il presidente del Consiglio Matteo Renzi non è mai stato nominato durante la presentazione del libro di Salvatore Settis Costituzione! Perchè attuarla è meglio che cambiarla. Ma per un’ora l’autore, affiancato dal cosituzionalista Gustavo Zagrebelsky, ha duramente attaccato il progetto «arbitrario» di metamorfosi della carta costituzionale, per il quale è stato promosso il referendum di ottobre.
Al termine del dibattito l’affondo di Zagrebelsky circa l’inopportunità o addirittura l’incostituzionalità del pressing politico che sta facendo Renzi circa l’esito di questo referendum. Questa sorta di «Après nous le deluge» secondo Zagrebelsky impedirà che lo stesso referendum «possa svolgersi democraticamente». E ha aggiunto: «Chiederei volentieri al Presidente della Repubblica di ricordare al capo del governo che ha la fiducia delle Camere e non può legare la sua sorte all’esito di questa consultazione popolare alimentando un clima di paura. Proprio ai sensi dell’articolo 54 della Costituzione lui deve continuare a svolgere la propria carica con competenza, onore e responsabilità». Applausi da far tremare la Sala dei 500 del Lingotto.
La Stampa, 15 Maggio 2016
Non possiamo continuare a raccontarci del perchè e del percome la controriforma fa schifo!
Non serve ad aumentare i NO perchè quel 6% sensibile ai temi costituzionali, sa già tutto da mesi.
E’ necessario invece studiare strategie per vincere il confronto referendario, perchè se andremo allo scontro (dis)armati solo del NO, saremo seppelliti nella trincea difensiva e negativa!
Non ci salverà neppure l’aiuto peloso di Salvini, Brunetta e soci: troppo facile la propaganda del PdC, troppo potente il suo potenziale di fuoco massmediatico, troppo vulnerabile quel 47% “analfabeta funzionale”, troppo diffusa l’ansia di riforme… E trova pure sorprendenti alleati come Cacciari!
E’ necessario trovare il modo di attivare quel 95% di Cittadinanza che dichiara da lustri alla demoscopia un comprensibile disprezzo verso la casta, confermato da quei 9 su 10 che stanno con Davigo offrendo più riforme e migliori sostenute ed imposte dalla Sovranità Popolare REALIZZATA non solo enunciata!
Che poi se riuscissimo a impedire la controriforma salvando la lettera della Carta non avremo certo risolto i problemi del Paese perché, pur nella sua integrità, non potrà impedire le abituali nefandezze alla mediocrità che offende il Parlamento. Forse se ne andrà Renzi, ma chi sarà il sostituto?
La Costituzione nella sua integrità non ha impedito che si arrivasse a questo degrado : non basta!
Per uscire dalla palude della mediocrità servono rigore morale e culturale, competenze e capacità, coerente orientamento al bene comune. E tutto questo non lo troveremo nell’offerta politica attuale!
Per riportarli in Parlamento occorre la Sovranità Popolare Realizzata che eserciti Direttamente quella Costituzione salvata dalla demolizione, evitando l’infida competizione elettorale nella quale ci troveremo ancora impegnati in una rissa fatta di labili promesse ed incerti programmi, abituale terreno della casta, ancora esposti ai rischi della sua abilità ed alla vulnerabilità delle masse.
Non basta il NO, occorre un progetto che coinvolga tutta la Cittadinanza sofferente e desiderosa di affidabilità che potrà trovare solo fuori dall’offerta politica, ben lontano da Renzi e Salvini, Brunetta e l’acerbo M5S, Meni e Alfano.
Tutto ciò è molto Evidente!