Il dopo-Expo e il messaggio ‘irricevibile’ di Elena Cattaneo

21 Mar 2016

Roberta De Monticelli Consiglio di Presidenza Libertà e Giustizia

“Sulle neuroscienze si vuole ovviamente parlare con te di possibili collaborazioni con il tuo team”. È  il messaggio ricevuto da Elena Cattaneo, senatrice della Repubblica, da parte della direzione dell’istituto assegnatario del finanziamento pubblico per l’installazione dello Human Technopole nell’area ex Expo. Un messaggio “irricevibile”, lo definisce la studiosa, che lo ha prontamente rispedito al mittente perché era “un invito a sedermi al banchetto dei selezionati arbitrariamente e politicamente per ricevere una pioggia di denaro pubblico”.

Ecco: quanti direttori di istituti e dipartimenti avrebbero risposto così,  sottolineando pubblicamente che questo è  “un chiaro deragliamento dell’etica pubblica e una corruzione dell’etica della scienza, in quanto nega e confligge con una valutazione oggettiva, comparativa, trasparente e partecipata tra i possibili contenuti di Human Technopole”?

Corruzione non è  certo soltanto mazzette, ma nell’essenza è questo. Qualcosa che Giovanni Bignami, già presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, denunciava come un’incredibile dimostrazione di sfiducia nei metodi della trasparenza e dei criteri di pubblico e competente controllo della distribuzione di risorse, da parte governativa  (“la Repubblica”27/02/16). Cattaneo è perfino più  esplicita: un sistema di vassalli e valvassori è  il modo in cui il governo sta operando sul dopo-Expo. Invertendo le priorità: decidere cosa fare prima ancora di chiedersi di che cosa la ricerca italiana abbia bisogno.

E noi cosa faremo? Staremo zitti, scoraggiati anche noi dal dissentire -come scrive Cattaneo- rispetto al sistema dei vassalli e valvassori? Ci limiteremo a chiedere che si adeguino i nostri scatti di stipendio? Sgomiteremo per avere anche noi qualche briciola? Non sarebbe ora, per l’Università  e la Ricerca italiana tutta, di levare alta la voce su questa sostituzione di un’Agenzia pubblica e indipendente per la decisione sulle risorse da assegnare alla ricerca, con la politica consortile e le cordate di amici degli amici che sgomitano per ottenere qualcosa?

Grazie, senatrice Cattaneo, per il suo gesto limpido e dovuto. Grazie per averci indicato la via da seguire e mostrato al Paese che cosa potrebbe, che cosa dovrebbe essere il Senato della Repubblica. E cosa sia l’etica della Ricerca e della Scienza.

Nata a Pavia il 2 aprile 1952, è una filosofa italiana. Ha studiato alla Normale di Pisa, dove si è laureata nel 1976 con una tesi su Edmund Husserl.

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