Comunicato stampa 18-03-2016
Anche sul territorio Bassa val di Cecina si è costituito il Comitato per il NO nel referendum Costituzionale e il Comitato per i 2 referendum abrogativi della legge elettorale “ITALICUM” , nati dall’iniziativa a livello nazionale di costituzionalisti quali Gustavo Zagrebelsky e di altre personalità della politica e della cultura , riunite nel “Coordinamento Democrazia Costituzionale”
A questo organismo locale hanno aderito ad oggi:
Associazioni :
• ANPI di Rosignano, Cecina, Castagneto Carducci e Castellina M.ma
• LIBERTA e GIUSTIZIA bassa val di Cecina
Partiti
Quante volte dovremo andare al seggio in 24 milioni, 2, 3 volte o ancora di più, solo e soltanto per cancellare qualche pessima legge? e lasciare cmq alla casta l’onere di farne di nuove poco dissimili per aggirare il risultato?
La maggioranza assoluta, la Sovranità Popolare REALIZZATA spesa, sempre che si arrivi al quorum, solo e soltanto per creare un vuoto legislativo, per abrogare, tornare indietro e non per costruire un nuovo destino: non trovate che sia un’assurdità?
Possibile che solo io colga questo aspetto contraddittorio, cancellare qualche legge, invece di produrre con una sola tornata tutte quelle che attendiamo da anni e quelle che stanno inducendo questa stagione referendaria?
Possibile?
Per Paolo Barbieri.
Possibile che solo Lei colga “questo aspetto contraddittorio”? Appunto. Ci pensi.
Il paradosso è una proposizione palesemente contraddittoria che, paradossalmente, può anche essere vera.
E’ molto che ci penso! Ed è evidente! Ma lei, Palinuro, che lo chiede a me, ha provato a pensarci? E cosa ne ha tratto? Non le sembra un impiego assudo, assolutamente fuori scala?
600 mila firme certificate, 24 milioni di persone al seggio, circa 300 milioni di spesa per cancellare una legge che un Parlamento ha prodotto: una forza con la quale potremmo costruire un diverso destino, con maggiori probabilità di successo!
Ci rifletta e non abbia paura di volare!
Per Paolo Barbieri.
Volare per volare, preferisco un comodo DC9 o come cavolo si chiamano adesso. Ma se voglio restare coi piedi per terra o, se preferisce, attenendomi ad un sano principio di realtà, di realismo politico, non posso non tener conto del materiale politico a nostra disposizione.
Naturalmente anch’io mi auguro una rivoluzione culturale – ch’è quella che produrrebbe gli effetti che Lei auspica – ma non riesco a vedere le condizioni atte a produrla. Non mi permetterei mai di esprimere giudizi che coinvolgano milioni di persone, ma mi torna in mente quel che diceva Longanesi: che uno stupido è uno stupido, due stupidi sono due stupidi ma che centomila stupidi sono una forza storica.
per Palinuro
Volando comodamente su un DC9 o simili non potrà mai provare l’emozione del deltaplano o del biplano acrobatico.
Centomila stupidi sono una forza storica ma INERTE. E’ il dramma della democrazia dove una testa un voto e il voto di Razzi vale quanto quello di Rubbia sia in Senato che alle politiche. Ma di Razzi ne abbiamo ben più di centomila e di Nobel 2 soltanto. Non sono mai le masse a promuovere l’evoluzione, ad avere idee avanzate ed originali, capaci di cambiamenti importanti.
Poi può capitare casualmente, nel corso di una vita, anche ad una persona semplice e comune, magari spinta da una disperazione montante alla quale vuole opporsi, di avere un’intuizione, un’idea, UNA SOLA, potenzialmente funzionale ad uno scopo importante. Ma ancora non sa se è valida o se è una castronata oceanica. Trova cmq il coraggio di mandarla in giro, visto che il web lo consente con facilità e, tra innumerevoli silenzi, stroncature e derisioni, tornano anche una decina di avalli eccellenti, che alimentano una perseveranza continua.
Una decina di avalli che dal piano attico sociale, tornano al piano terra, mentre la FORZA STORICA DEI CENTOMILA O MILIONI, quella decisiva dei piani inetermedi, resta sorda e INERTE mentre percorre le solite vie, quelle che a questo degrado ci hanno condotto.
Di quella decina cito, solo ad esempio del comune livello, il prof. Salvatore Settis, che mi ringraziò per accostare il suo libro “Azione Popolare. Cittadini per il Bene Comune” (Einaudi 2012), alla mia ipotesi (precedente) con la quale lo stesso autore, aveva colto assonanze.
Quello che mi fa sorridere è la consapevolezza che il io ed il sig Ferretti, solleviamo più o meno le stesse insofferenze, anche se io posso vantare una militanza ben più antica!
Per Paolo Barbieri.
Lei e ferretti avrete pure le stesse insofferenze, anche se personalmente non sono affatto d’accordo. Ma se anche fosse, le esprimete con modalità sideralmente diverse. ferretti è solo un volgarissimo e insulso provocatore che in qualche modo raggiunge il suo scopo, non foss’altro perché qui ne parliamo. E me ne scuso.