E così Majorino, il presunto candidato della supersinistra, è riuscito a far vincere Sala, il candidato appoggiato dal governo, che si è mobilitato per sostenerlo in spregio al rispetto per la natura locale delle primarie comunali. Se si guarda ai voti ottenuti dai tre candidati, circa il 60% dei votanti alle primarie del centrosinistra ha scelto Balzani o Majorino, esprimendo una netta preferenza per la continuità con la giunta Pisapia e comunque un orientamento di sinistra.
Ma la provvidenziale testardaggine di Majorino nel voler ignorare che – non essendo previsto ballottaggio – la sua permanenza in gara, prevedibilmente minoritaria (come è stato), sarebbe stata tuttavia essenziale, frammentando i voti di sinistra, per far vincere Sala, ha avuto appunto l’effetto voluto. Majorino ha reso a Sala un ottimo servizio, e ne sarà verosimilmente ricompensato dal suo partito.
Certamente però questo effetto non era voluto dagli elettori di Majorino che, trascinati da pugni chiusi e declamazioni sul reddito di cittadinanza, si ritrovano oggi con un candidato del centrosinistra assai lontano dalle loro aspettative. E qui sta il secondo effetto perverso di queste primarie: Sala è un candidato di minoranza, in realtà. Un candidato scelto da poco più del 40 per cento dei votanti alle primarie (nonostante alcuni afflussi sospetti): reggerà la sua candidatura al confronto elettorale con il candidato della destra? O vedremo una replica della triste vicenda della candidata Paita alle regionali liguri, imposta dal PD e rovinosamente perdente?
E’ prevedibile che nei prossimi mesi verranno fuori ulteriori aspetti problematici di Expo, dai conti reali alle tante partite aperte; che Sala, come ha detto, farà una lista civica; che si avvicinerà sempre più a CL e agli ex di Forza Italia; che marcherà sempre più la sua distanza dall’esperienza della giunta Pisapia, alla quale è culturalmente estraneo, benchè abbia imbarcato una serie di assessori in cerca di poltrone per il futuro.
In realtà, Sala è una scelta miope e rivolta al passato, che non comunica nulla ai giovani e alle loro aspettative di rinnovamento della politica e di attenzione per le grandi problematiche della disuguaglianza, dell’ambiente, dei diritti civili. E dunque non li porterà a votare, come non porterà a votare chi non apprezza le opacità nella gestione di Expo e i conflitti che caratterizzerebbero inevitabilmente il doppio ruolo di Sala responsabile della passata gestione di Expo e, se sindaco, controllore della medesima.
Una prospettiva elettoralmente incerta, dunque, e non voluta dalla netta maggioranza dei votanti alle primarie.
* Rappresentante Consiglio di Presidenza di LeG
Le primarie milanesi ?: la parodia di quelle americane o meglio le primarie di pulcinella. Prese sul serio da trombe,clarinetti,grancasse,
tamburi,chitarre e mandolini.
Premesso che ho votato per la balzani e che ho firmato l’appello a Majorino e Balzani perchè trovassero un accordo, ricordo che votando alle primarie ho anche accettato di sostenere il vincitore alle elezioni per il sindaco. Accusare ora Majorino…e perchè non avrebbe dovuto ritirarsi la Balzani?…mi sembra un approccio di basso profilo (indegno di LeG) così come mi sembra miope continuare ad attaccare Sala. Per favorire chi, la destra. E’ questo che vuole Elisabetta Rubini..sfasciare Libertà e Giustizia??
Analisi di una superficialità stupefacente, basata sul nulla più totale.
Vabbè
PS
Sala ha preso il 42% e Pisapia prese il 45% contro il 40 di Boeri… sai che differenza
Con Sala si sono schierati 7 attuali assessori + 3 ex ed i più stretti collaboratori di Pisapia (Confalonieri, Baruffi & C) … sai che distanza dalla precedente esperienza
Quando fa comodo la giunta Pisapia è stata una bella esperienza
alla bisogna invece si trasforma in un manipolo di mercenari.
Sono d’accordo, la vicenda di Milano è surreale: un progetto politico vecchio e ambiguo (sostenuto da Renzi, non occorre dire altro), perdente, viene reso vincente dai due titolari di quello vincente, che pestandosi i piedi lo rendono perdente. E poi i due raccomandano a noi loro sostenitori – che numeri alla mano avremmo vinto – di votare per quello perdente! Ineffabili. Non voterò Sala. A prescindere da quest’ultima follia che passerà alla storia credo anche che sia ora che i candidati di sinistra abbandonino le primarie del pd. Il pd è un’accozzaglia di destrasinistra in cui i candidati “buoni” potranno trovarsi sempre più spesso a confronto con verdiniani, cuffariani e sottobosco vario; più banalmente, renziani. Se perderanno si impiccheranno e ci impiccheranno ogni volta a votare per il vincitore di turno, turandoci naso, occhi e orecchie?!
Voglio però aggiungere che non condivido la critica a Majorino così posta; ossia, critico fortemente lui, ma ugualmente Balzani. Majorino si è candidato in luglio non per tenere occupato un posto in attesa di un candidato o una candidata di prestigio e poi togliere il disturbo, ma per se stesso, a pieno titolo e con legittimo desiderio. Legittimissima anche lei, essere il primo non dà l’esclusiva; ma avrebbe potuto/dovuto entrare con maggior discrezione e rispetto per chi già si era proposto. E comunque, alla fine, entrambi sono stato co-autori di un crimine politico gravissimo.
Non pensate che, al di la di Sala,… Balzani….De Luca…..Renzi…..Paita…..Toti…..sia tempo di discutere di primarie e basta? Ci rendiamo conto che questo istituto, ridicola parodia delle primarie americane, ci sta causando un mare di guai e di pericoli e ci sta mettendo nelle mani di chi non vorremmo?
Cosi’ come vengono svolte, sono palesemente illegali e le conseguenze di chi si fa travolgere da questa febbre ricadono poi su tutti gli italiani. Non mi sembra ne’ giusto ne’ opportuno….
Cara Giovanna,
avevo suggerito, non solo da questi spazi, di votare comunque Pisapia alle primarie, anche se non candidato, per non conformarsi alle strategie della politica, ma assecondare il desiderio della Cittadinanza, con un gesto di ribellione.
Neppure questo ha avuto successo…
Purtroppo non sono andati indicare il nome di Pisapia nè tantmeno sono rimasti a casa loro. Si sono prestati a fare i burattini x chi ha già deciso tutto e così, dietro il paravento di una ‘scelta degli elettori’ verrà aggiunto un altro tassello al disegno complessivo. Quando capiremo che la violazione delle regole è deleteria? Quale legge regola le primarie? I passanti ‘scelgono’ sindaci e capi del governo in spregio alla Costituzione cheprevede ben altro iter x i capi di governo. Per questo ho sempre aborrito le primarie all’italiana, perchè era ovvio che x pilotarle ci avrebbero infiltrato non aventi diritto al voto e brutti ceffi della squadra avversaria, questi ultini non solo tra i votanti ma tra i votati. Le ‘plimalie di milano’ così come quelle della Liguria, impongono candidati scelti da chi non li andrà neanche a votare in quanto non italiano o in quanto votante altri partiti. Ci vorrebbe il coraggio e la dignità di rispedire le primarie al mittente.
Il coraggio andrebbe benissimo, ma anche votare creativamente a maggioranza un “non candidato” sarebbe un bel colpo…nei denti a chi avrebbe già tutto deciso!
Sarebbe una bella “ribellione” disintossicante…ma pare proprio che siamo troppo spenti, abbatuti, piegati, rassegnati!
E senza guide capaci di riaccendere la fiducia e di tracciare una rotta chiara e limpida.
Proprio questo e’ il punto: la mancanza di una guida chiara e limpida e purtroppo in molti casi piu’ e’ alta la cattedra di chi parla e piu’ e’ torbido e concuso il messaggio. Apprezzo Bonsanti per la sua coerenza e il suo coraggio di andare fino in fondo e come lei ce ne sono altri. Purtroppo, almeno per come la penso io, ci sono troppe ultra-titolate persone che ci fanno logorroiche lezioni affermando nel contempo contempo che tutto cio’ che sta avvenendo e’ piu’ che lecito e (lungi da loro il pensiero!!!) non vi e’ nulla di autoritario. Si dolgono costoro del contenuto della riforma in quanto non si limita solamente ad abolire il bicameralismo perfetto…..Personalmente radierei e manderei in esilio a vita i docenti di diritto che attribuiscono legalita’ a riforme fatte da organi che eccedono la propria competenza e il proprio potere oltretutto ricattando un parlamento imporcellato.
Il Governo lo capisco: fa i suoi comodi. Ma luminari del Diritto che ragionano e agiscono in questo modo, danno davvero la misura del punto di non ritorno. Si salvi chi puo’.
Bonsanti mi emozionò intensamente quando il 16/06/11 titolò una sua riflessione su queste pagine che spesso richiamo, che si titolava “COSTRUIRE LA RIVOLUZIONE” ( se non l’avesse letta è richiamable) che terminava mirabilmente:
“Cambiamola questa nostra Italia. Facciamola nuova. Non ricostruiamo macerie su macerie.
Si chiama, in gergo tecnico politico, “rivoluzione”. Non saremmo i primi e nemmeno gli ultimi a invocarla, profonda, convinta, serena, esigente, libera e giusta.” (S. Bonsanti)
Credetti che sarebbe stato l’inizio del progetto per una Rivoluzione Costituzionale e Gloriosa capace di liberare tutto il potenziale progressista della Carta…ma restò un “pensiero libero e isolato”, mai più ripreso, neppure per una spiegazione…
Si salvi chi può: scappano i migliori giovani più preparati, scappano i pensionati per paesi più accoglienti e fiscalmente tolleranti …