Libertà e Giustizia aderisce alla petizione contro l’innalzamento del contante a 3000 euro

10 Nov 2015

Si tratta di un provvedimento miope e pericoloso: per rilanciare l’economia occorre rafforzare il rispetto delle regole poste a tutela del bene comune, è necessario incoraggiare gli investimenti nella formazione, nella cultura, nella ricerca, non certo alimentare con provvedimenti ambigui il brodo di coltura dell’illecito dilagante.

 

Libertà e Giustizia aderisce alla petizione promossa attraverso la campagna di “Riparte il Futuro” da Libera e dal Gruppo Abele per chiedere il ritiro dell’innalzamento a 3000 euro della soglia di utilizzo del contante, previsto dalla legge di stabilità. Si tratta di un provvedimento miope e pericoloso: per rilanciare l’economia occorre rafforzare il rispetto delle regole poste a tutela del bene comune, è necessario incoraggiare gli investimenti nella formazione, nella cultura, nella ricerca, non certo alimentare con provvedimenti ambigui il brodo di coltura dell’illecito dilagante. L’Italia è in coda alle classifiche europee per i livelli di economia sommersa, evasione fiscale, corruzione, penetrazione delle organizzazioni criminali, e primeggia invece per l’anomala circolazione di banconote. Attenuare i vincoli all’impiego di contanti non avrà alcun impatto positivo sui consumi, ma di sicuro ridurrà l’incisività dei controlli sul riciclaggio e sul reimpiego dei proventi di attività irregolari o illegali. E’ un segnale rassicurante di “liberi tutti” indirizzato a evasori fiscali, bancarottieri, corrotti, criminali, che va a sommarsi ad altre misure – come la recente riforma dei reati fiscali e del falso in bilancio – che hanno di fatto allargato le maglie per la pratica impunita di svariati “crimini dei colletti bianchi” aventi altissimi costi sociali. Il governo e la maggioranza sono ancora in tempo a ripensarci con uno stralcio di tale norme, tutelando così interessi e valori della grande maggioranza di cittadini onesti. Ci chiediamo, infine e in sintesi, a chi è potuta venire in mente un’idea simile, che ha determinato imbarazzanti ripensamenti presso gli stessi uomini del governo.

 

Sandra Bonsanti, Alberto Vannucci, Gustavo Zagrebelsky

Sandra Bonsanti, Alberto Vannucci e Gustavo Zagrebelsky sono rispettivamente presidente emerita, presidente e presidente onorario di Libertà e Giustizia

Supportaci

Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo

Promuoviamo le ragioni del buon governo, la laicità dello Stato e l’efficacia e la correttezza dell’agire pubblico

Leggi anche

Newsletter

Eventi, link e articoli per una cittadinanza attiva e consapevole direttamente nella tua casella di posta.