Grasso: No omertà, presidente Senato pubblicamente solidale col pm minacciato

10 Nov 2015

Palermo. E ora il presidente del Senato Pietro Grasso si scopre fan di Nino Di Matteo e annuncia un suo messaggio di solidarietà da leggere sul palco della manifestazione romana di sabato prossimo a sostegno del pm palermitano nel mirino di Cosa Nostra.

E SALVATORE BORSELLINO , fratello del giudice ucciso in via D’Amelio e promoter del corteo che sfilerà da Largo Corrado Ricci a piazza SS Apostoli “per rompere il silenzio” attorno al magistrato del pool Stato-mafia,non nasconde la sua soddisfazione: “Si è aperta una breccia nel muro di silenzio istituzionale edificato in questi anni attorno a Di Matteo”. Poi, sullo “scongelamento” di Grasso, aggiunge: “Forse è merito dell’uscita di scena di Napolitano, che col suo conflitto di attribuzione ha contribuito all’isolamento della procura di Palermo e dello stesso D i M a t t e o , creando un effetto a catena”.

L’adesione di Grasso, che come Di Matteo è stato pm della Procura di Palermo (per poi diventarne il capo dal ‘99 al 2005) è stata anticipata l’altroieri a Borsellino con una email dai toni informali. Nella lettera, dopo aver sottolineato che sabato si troverà all’estero per impegni istituzionali, Grasso esprime il desiderio di consegnare personalmente al leader d e l l e A g e n d e Rosse il suo messaggio p e r  D i M a t t e o e p e r questo motivo lo invita a Palazzo Madama per un incontro che, salvo imprevisti, dovrebbe svolgersi domani pomeriggio.“CaroSalvatorescrive il presidente del Senato – sono e sarò sempre sensibile e attento nei confronti di un ex collega che ha ricevuto reiterate e gravissime minacce di morte. Del resto, come potrà egli stesso confermarti, non ho mai mancato di far sentire nei mesi scorsi il mio sostegno a Di Matteo, sia pubblicamente che in contatti privati”.

E SE È VERO che per due volte, dopo le intercettazioni nel carcere di Opera con gli ordini di morte di Riina,Grasso ha telefonato a Di Matteo per manifestargli la sua vicinanza, mai come ora l’inquilino di Palazzo Madama appare voglioso di schierarsi pubblicamente al fianco del magistrato palermitano al quale solo pochi mesi fa il Csm ha sbarrato la strada, “bocciando” nel silenzio generale la sua richiesta di trasferimento alla Dna di Roma.

TANTO che Linda Grasso, delle Agende Rosse (che con Scorta Civica organizza il corteo), ritiene quella del presidente del Senato “un’interessante apertura che potrebbe portare altre adesioni istituzionali”, ricordando gli appelli , finora inascoltati, a Laura Boldrini e Matteo Renzi. Ora, tra i sostenitori di Di Matteo c’è pure chi attribuisce la voglia di piazza di Grasso alla necessità di un “allineamento” con il presenzialismo antimafia del nuovo capo dello Stato Sergio Mattarella, in prima fila quest’estate a Palermo alla commemorazione di Paolo Borsellino, con tanto di pubblico abbraccio al figlio del giudice ucciso. Ma il nuovo corso del Quirinale non è per tutti: a Mattarella, Salvatore Borsellino ha chiesto varie volte una parola di sostegno per Di Matteo. Ma finora l’uomo del Colle non ha ritenuto di dover rispondere.

Il Fatto Quotidiano, 10 novembre 2015

 

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