Con perfetto stile fascista

ConformismoNon è la prima volta: molta storia d’Italia, dal secolo scorso ad oggi, è costellata di tentativi di capi del governo di “impossessarsi”, attraverso una legge elettorale, del Parlamento per poter governare come piace a loro.
Riuscì nel 1928 a Mussolini e la legge passò con 161 voti contro 46: Oggi nessuno ricorda i 161, ma i nomi di quei 46 sono sempre citati nei libri di storia. Il “Foglio d’ordini” del partito nazionale fascista scrisse che l’approvazione della legge elettorale era avvenuta “con perfetto stile fascista, senza discussione, con disciplina assoluta”. Da allora quando Mussolini entrava nell’aula, quello che restava del Parlamento si alzava in piedi e cantava “Giovinezza”.
Un’altra volta ci provò Alcide De Gasperi con la sua legge truffa proposta dal ministro Scelba che assegnava il 65 per cento dei seggi alla lista che avesse raggiunto il 50 per cento più uno. Fu adoprata per le elezioni del ’53 e già l’anno successivo venne abrogata.
L’Italicum attualmente alla Camera è un mostro ancora peggiore, aberrante secondo la definizione di molti esperti: non rappresenta l’elettorato ma le scelte del capo del partito; consegna la Camera e quel po’ di istituzioni rimaste a una minoranza, creando una situazione di premierato assoluto, di elezione diretta del presidente del consiglio.
In questa situazione allarmante Renzi si diverte ancora a dire che nulla può cambiare altrimenti sarebbe come giocare a Monopoli. Si parla invece di mettere la fiducia, dovessero traballare i numeri all’ultimo momento. E Giorgio Napolitano è riuscito a inserirsi nel dibattito in corso cercando di bloccare qualunque iniziativa il presidente Mattarella avesse voluto prendere.
Un vero e proprio colpo di Stato. Contro il quale i cittadini sono disarmati e impotenti. E i parlamentari intimiditi dalla minaccia di essere cacciati dal partito e di elezioni anticipate.
A settant’anni dalla Liberazione non c’è proprio da festeggiare.

15 commenti

  • Che noi stessimo in un regime fascista lo si è evidenziato già quando berlusconi era al governo. Sembrava che nessuno se ne accorgesse e tutt’ora ancora nessuno più lo dice. Genova e quello che successe in quei giorni lo dimostrano ampiamente. Ma nessuno condannam, nessuno protesta e sopratutto nessuno paga. Berlusconi, Fini, Scajola c’erano ed erano i responsabili di tale scempio. Oggi ancora peggio renzi, accordandosi con quel fascista criminale di berlusconi per fare la legge elettorale sta, con meno violenza, facendo ciò che voleva fare berlusconi. Io mi domando perchè nessuno denuncia alla magistratura questo scempio antidemocratico? Dobbiamo aspettare il Presidente Mattarella? Purtroppo credo che la firmerà questa legge criminale che prima si chiamava “porcata”: parentesi, ma perchè colui che ha fatto la porcata è ancora in parlamento e perchè non è ancora stato denunciato? Se i cretini fanno le cretinate chi è che fa le porcate? Orwell? E napolitano perchè ha firmato la porcata? Perchè i responsabili non pagano mai nel nostro paese? Il fascismo non è un’idea politica è un crimine e come tale va punito, anche se nessuno ammette più di essere un fascista! Voglio vedere un ladro che dice di essere un ladro o un corruttore che dice di essere un corruttore. Lo deve dire un giudice, ma nessuno denuncia nulla, non sul piano politico come state facendo ma sul piano penale. Grazie

  • Ma chi è costei per dare del fascista a chiunque gli capiti?
    A che titolo parla?
    Non è per caso come quando Hitler andò al potere, allorché comunisti e socialdemocratici si ficcavano le dita negli occhi invece di combattere Hitler?
    Dicesi i ‘comunisti’: ossia quelli che affossarono Prodi.
    Ora sono i ‘salottieri’ e i ‘fichettini’, che parlano sempre di libertà, mentre in realtà vogliono ‘imporre’ le loro idee-ubbie alla maggioranza (del PD) e alla nazione tutta, onde assicurare per l’eternità tutto il potere a Berlusca ai suoi.
    Io accuso salottieri e fichettini di promuovere loro (come del resto hanno sempre ‘storicamente’ fatto) la barbarie, e cioè lo ‘stile fascista’.

  • Per la verità storica, a votare “no” alla fiducia al governo Prodi nel 2008 sono stati i liberaldemocratici di Dini e l’Udeur di Mastella, non i comunisti, se non il solito Turigliatto, che però non avrebbe spostato l’ago della bilancia. E, sempre per la verità storica, Berlusconi il potere lo ha preso vincendo le elezioni, anche quando la maggioranza non era taroccata. Dispiace doverlo ammettere, ma purtroppo è così: non sono stati né i comunisti né i “fichettini” a farlo vincere, ma gli italiani che hanno creduto alle sue favole.
    Per parte mia, io credo che difendere le proprie convinzioni con metodi democratici quali il voto, la libera espressione o la partecipazione a manifestazioni non possa configurarsi o essere qualificato come “volere imporre le proprie idee-ubbie alla maggioranza”, credo che sia l’essenza stessa della democrazia, dove tutte le voci devono trovare spazio e rappresentazione.
    Può darsi che qualcuno possa considerare questo come “stile fascista”. A me sembra che questo stile sia molto più vicino ad un futuro parlamento progettato e costruito per fungere da supporto al governo piuttosto che da rappresentanza dei cittadini.
    Ma si sa, avere idee diverse fa parte della democrazia.

  • In un sisema parlamentare cambiare la legge elettorale in modo che sia fortemente rappresentata solo la maggioranza cambia tutti i poteri di equilibrio: revisione cosituzionale, elezione della Corte Costituzionale, del Presidente della Repubblica e del Consiglio Superiore della Magistratura. Come definireste voi un sistema costituzionale di questo tipo?

  • Volere progettare e costruire un parlamento che sia “supporto” del governo, significa minare alle basi il sistema di divisione dei poteri posto a garanzia contro coloro i quali assunti al potere vogliano farsi sovrani assoluti ,incorporando tutto il potere in un unico soggetto .

  • Cara Bonsanti,

    il golpe bianco avviato con la finta rielezione di Giorgio Napolitano avanza ormai a gran giornate. Ma, finché il suddetto golpista è rimasto sul Colle, lei non lo ha mai denunciato per nome e cognome. Nemmeno ora, del resto, lo fa, se non di traverso e per allusioni.

  • NO Presidente!

    I Cittadini non sono disarmati! Hanno ancora un’arma assoluta: la Costituzione! Ma nella loro semplicità non ne sono consapevoli.

    Tocca a Voi, Professoroni e Parrucconi, renderli edotti!

    L’art. UNO sancisce (ancora) la “Sovranità Popolare”: MAI REALIZZATA se non eufemisticamente col mitico e insulso “suffragio universale”, nel quale il voto dei senatori Rubbia e Razzi hanno lo stesso valore, sia in Parlamento che alle politiche. E solo Razzi è stato votato!

    Quel voto piegato e asservito che ha portato in Parlamento la mediocrità assoluta, e lo farà anche domani, mentre il rigore morale e culturale è costretto nelle piazzette e nei teatri nel tentativo di salvarne il seme.

    Ma ormai la Cittadinanza, pur nella sua pochezza e nel suo smarrimento, tende a sottrarsi a questa beffa e il Popolo Astenuto cresce verso la maggioranza assoluta.

    Cresce nell’attesa, consapevole o meno, di trovare il modo di poter affidare il futuro del Paese, a persone che ne abbiano l’indispensabile dotazione culturale, morale, di competenze e di orientameno al bene comune.

    Tocca quindi a Voi, Professoroni e Parrucconi, offrire questa possibilità! Magari con una Sovranità Popolare REALIZZATA, finalmente, che metta mano ad una tornata di Democrazia Diretta Propositiva, capace di liberare quell’alto potenziale progressista che la Costituzione (ancora) contiene e che ancora non è riuscita ad esprimere!

    Non c’è alcun dubbio che tocchi a Voi il ruolo di guida del Popolo Astnuto! Non potete sottrarvi ancora!

    Con la massima stima saluti e auguri per un Paese migliore!

    Paolo Barbieri.

  • Caro corsetti vada a rileggersi i miei interventi su Napolitano. Li troverà sul sito di LeG.

  • L’Italia governata dai “professoroni e dai parrucconi”: è qui che si tocca con mano il pauroso aumento del tasso di idiozia nazionale.
    E per cui vale la pena, anzi è doveroso combattere contro.

  • “Sig.” Ferretti,

    nella sua ossessione demolitrice di ogni alito che le paia antigovernativo o antirenziano, finisce per demolire solo il suo acume, presunto o vero che sia: non ho fatto alcun accenno al governo ne a Renzi, ma solo al Parlamento e al Popolo Astenuto.

    E persino lei, formato alla Sapienza di Roma, non può negare la mediocrità del primo, e Renzi non ne fa parte, ne la ricerca di una guida del secondo.

    Ne quanto bisogno ci sia, in quei ruoli, “dell’indispensabile dotazione culturale, morale, di competenze e di orientameno al bene comune”.
    ,
    La saluto suggerendole, quando parla di “idiozia”, di piazzarsi davanti ad uno specchio ben temperato in modo possa resistere all’intensità.

  • Con l’italicum non ci sarà nessun premierato assoluto, anzi il premier continuerà possibilmente a rimanere debole più o meno come è stato in questi primi 70 anni di Repubblica.
    I partiti cercheranno di fare listoni unitari per accaparrarsi il premio di maggioranza, con la conseguenza che il segretario del partito più forte non avrà un potere assoluto sulla formazione delle liste come sembrerebbe ora (in cui il Pd potrebbe tentare di prendere il premio da solo).
    Inoltre la soglia di sbarramento al 3% è un bell’invito a separarsi immediatamente dopo il voto.
    Si faranno listoni unitari e poi ci si dividerà immediatamente dopo, in parlamento.

  • Quello che bisogna capire è che rimaniamo un paese molto instabile indipendentemente dal tipo di legge elettorale che utilizziamo.
    Nel 1996 il csx aveva preso la maggioranza sia alla Camera che al Senato: ci sono stati 3 governi in 5 anni.
    Lo stesso cdx nel periodo 2001-06 ha avuto 2 governi e nel periodo 2008-13 altri 2.
    Quindi il problema non è quello di avere un vincitore chiaro (quello si è già verificato in passato) bensì di introdurre maggiore equilibrio nella ripartizione dei poteri tra governo e parlamento. In parole povere, avere un governo a legislatura, come avviene nel resto d’Europa.

  • La “giusta linea del partito” del vecchio PCI, e “il perfetto stile fascista”, se viene chiamato “nuovo” si ottiene il renzismo

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