Appunti di un manifestante di LeG

28 Mar 2015

Massimo Marnetto

“Sono tanto pigro che sono venuto con le stampelle” E’ Rodotà a ricordare l’accusa di Renzi ai professoroni pigri, durante un intervento tutto orientato al valore della dignità del lavoro, cardine della democrazia. “Quello che va bene ai lavoratori, va bene all’Italia” dice, rovesciando una celebre frase liberista.

Manifestazio contro Jobs Act 2“Sono tanto pigro che sono venuto con le stampelle”  E’ Rodotà a ricordare l’accusa di Renzi ai professoroni pigri, durante un intervento tutto orientato al valore della dignità del lavoro, cardine della democrazia. “Quello che va bene ai lavoratori, va bene all’Italia” dice, rovesciando una celebre frase liberista.

Prima del professore, hanno parlato operai, precari, sfrattati, agricoltori, studenti, tutti rappresentanti del fiume di persone che in marcia hanno attraversato le vie del centro di Roma, fino a planare in Piazza del Popolo, sotto un sole caldo di Bella Ciao.
Landini arriva alla fine, quando il sole ha allungato l’ombra del palco su una piazza piena, stanca, ma che ascolta, perché cerca ascolto.
“Noi – dice – i diritti li abbiamo trovati perché chi c’era prima d noi ha lottato per farceli avere; noi che diritti lasciamo a chi viene dopo? Nessuna politica industriale, nessuna lotta alla corruzione, alle mafie, all’evasione; ma in tutto questo disastro, il problema era rendere licenziabili a vita i giovani neoassunti? Demansionare i cinquantenni? Fare i licenziamenti collettivi senza procedure?
La piazza applaude perché sente finalmente qualcuno che capisce i problemi di un’intera classe del Paese – i lavoratori impoveriti o precari – ormai abbandonata dalla politica.
“Un’ora di straordinario è meno costosa di un’ora ordinaria. Così non si estende il lavoro ad altri, ma si chiedono sempre più turni agli stessi lavoratori. Che poi vanno in pensione sempre più tardi, perché, dicono, aumenta la durata della vita. Ma mica è vero: dipende dalla fatica del lavoro che fai”
Il finale è un crescendo.
“Ci rimproverano di voler fare una coalizione sociale. Ma questo è l’unico modo per metterci insieme e difenderci da un’altra coalizione sociale, quella che il governo ha fatto con la Confindustria e BCE delle austerità senza senso”
La piazza esplode di applausi e bandiere. Non perdiamoci di vista, disse Moretti, l’ultima volta che una coalizione sociale cercò di formarsi per spronare la politica. Ma l’esperimento fallì per mancanza di organizzazione. Un errore che associazioni e movimenti non vogliono ripetere.
28 Marzo 2015

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