Il mio Presidente salirebbe a piedi al Colle tra due ali di folla in festa

Il mio Presidente, appena eletto, non tirerebbe dalla tasca dei pantaloni un discorso già scritto da qualcuno, ma farebbe un largo sorriso a tutti i parlamentari assiepati nell’aula e prenderebbe la parola: “Cari elettori – direbbe all’incirca – vi ringrazio di avermi eletto, non so se merito la vostra fiducia, ma per me è importante soprattutto avere la fiducia dei cittadini italiani che non hanno più nessuno in cui credere e a cui fare affidamento. Vi parlo dunque senza tanti giri di frase e col cuore in mano. Prima di tutto voglio dirvi che quelle riforme della seconda parte della Costituzione, l’abolizione del Senato e la legge elettorale che è stata approvata anche dal Senato sono un immenso pasticcio. E questo è il meno. La cosa grave è che possono aprire la strada ad avventure che il nostro Paese, tanto bello ma anche un po’ bizzarro, ha già corso nel passato e non vedo proprio perché si debba rischiare di correrne di nuove nel futuro. Con questo voglio dire che io non metterò mai la mia firma sotto un testo che smantelli la Costituzione del ‘48. Una cosa è aggiornarla e applicarla, un’altra è buttarla alle ortiche. In questi anni vi hanno riempito la testa di falsità. Non firmerò nemmeno quel provvedimento del 3%. E non firmerò una riforma della giustizia che non tenga conto delle richieste della magistratura. Siccome noi siamo uno dei Paesi col più alto tasso di corruzione vi prego di fare in fretta leggi per ostacolarla, e soprattutto il falso in bilancio. Infine, vi dico che la mia interpretazione della democrazia è la stessa che dette Salvemini e che Calamandrei citava a ogni piè sospinto: ‘La libertà politica è il diritto di non essere d’accordo con gli uomini che controllano il governo. Da questo diritto derivano tutti i diritti di un cittadino in un regime libero’”. Il mio presidente a questo punto tirerebbe ancora un sospiro e direbbe: ”Sto pensando di sciogliere le Camere. Questo Paese ha bisogno di esprimersi. Con una legge elettorale che rispecchi le scelte dei cittadini”. Il discorso del mio presidente passerebbe alla storia, così come le espressioni terree dei ministri e dei parlamentari. Lui salirebbe a piedi verso il Quirinale, accompagnato da due ali di folla.

Il Fatto Quotidiano, 28 gennaio 2015

13 commenti

  • Purtroppo questo rimarrà un sogno…
    Votando scheda bianca nei primi tre turni avremo un Presidente del regime e non degli italiani. Questo è l’obiettivo di Renzi e Berlusconi…

  • Presidente Bonsanti,

    perchè le cosa accadano, è necessario che qualcuno le avvii. E se per un comune mortale è uno sforzo impossibile o inutile, per chi guida un’associazione importante e lo desideri veramente, diventa anche un dovere rispetto agli iscritti e ai simpatizzanti che all’associazione fanno riferimento e pongono in essa credibilità e speranza per un cambiamento virtuoso.

    Lei ci ricorda spesso, assieme a molte delle grandi firme della Repubblica che simpatizzano per L&G, la bontà della nostra Costituzione e i pericoli che stanno correndo la sua qualità e la sua struttura così ben equilibrata, per le “(contro)riforme in itinere.

    Ma i suoi interventi si limitano ad analisi puntuali, allarmi condivisibili, lettere aperte ai parlamentari(!?) e al Presidente della Repubblica(!?), appelli di vario genere e quant’altro c’è nell’armamentario un po’ banale e un po’ inutile della protesta purchessia.

    Pur essendo una grade estimatrice della Carta, pare non vedere che i Padri Costituenti ci hanno lasciato nella Carta, la possibilità di determinare il nostro futuro, non solo delegando 1.000 persone alla produzione delle leggi che avrebbero dovuto guidare il Paese ed il suo Popolo verso un progresso continuo, ma anche agendo “Direttamente” qualora i delegati si fossero rivelati incapaci, indegni o complici.

    L’hanno fatto con gli articoli della Democrazia Diretta Propositiva 71 e 50, che non hanno prodotto nulla finora in virtù dell’arroganza della casta e della “distrazione” della Cittadinanza e delle sue migliori espressioni che non hanno colto e valorizzato questo strumento di efficacia assoluta.

    E’ questa la via da percorrere! E le condizioni per un successo ci sono tutte e molto ampie: l’elettorato ha gridato come poteva tutto il suo disprezzo per l’offerta politica, dichiarandolo ad ogni seria indagine demoscopica (97%), l’ha fatto con un’astensione crescente ad ogni votazione, e persino regalando quasi 9 milioni di voti a chi la mandava a fanculo ogni 5 minuti (D’Arcais: “Il voto al M5S è uno sputo in facca alla casta!).

    Basta mettere insieme le Grandi Firme del Paese, esempio Carlassare, Petrini, Rodotà, Settis, Zagrebelsky, ecc., il miglior associazionismo come Libera, la Rete per l’Acqua Pubblica, CittadinanzAttiva, ecc., e tutto quel mondo dell’informazione e comunicazione che da lustri e decenni ci aggiorna continuamente sui misfatti della casta, Gabanelli, Travaglio, Stella, ecc., ed il gioco è fatto!

    In pochi giorni prenderà corpo quella Sovranità Popolare REALIZZATA, non più solo un intercalare inutile ed offensivo per la Carta stessa, di cui è parte importante dell’articolo UNO, non per caso!.

    Senza violenza, senza vuoti di potere, senza disordini, ma solo ESERCITANDO APPIENO LA CARTA, la via del cambiamento sarà aperta e percorribile!

    Coraggio Presidente! Colga l’attimo prima che sia tardi per “Costruire la (sua) RIVOLUZIONE”! (ricorda? 16 giugno 2011 su questi spazi!).

    Un’intera Cittadinanza vuole il Cambiamento, ma non trova soggetti affidabili a cui appellarsi! L’ultima novità votabile è stato Grillo, una grande firma…del teatro e del cabaret!, e ha avuto quasi 9 milioni di voti e quasi il doppio s’è astenuto!

  • ANCHE IL MIO PRESIDENTE FAREBBE E DIREBBE LE MEDESIME COSE, AGGIUNGENDO CHE IL PROGRAMMA POLITICO DEL PROSSIMO GOVERNO è GIà PRONTO SCRITTO TUTTO NELLA cOSTITUZIONE E NON C’E’ BISOGNO DI PERDERE TEMPO A SCRIVERE PROGRAMMI. sANITà PUBBLICA, LAVORO, PENSIONI, AMBIENTE, SCUOLA E RICERCA SONO LE PRIORITà DEL NUOVO GOVERNO. bASTA SPENDERE SOLDI PER LA DIFESA CHE NON SERVE. bASTA NON FAR PAGARE LE TASSE A COLORO CHE PORTANO SOLDI IN SVIZZERA E BASTA ANCHE A PAGARE TUTTI QUESTI INTERESSI SUL DEBITO. bISOGNA CAMBIARE TUTTO.

  • Penso anch’io che ci sarebbero manifestazioni di autentico plauso per un discorso del genere. Ma temo che , ad applaudire, saremmo sempre e soltanto in quel 3-4% che ha votato a sinistra nelle ultime elezioni europee, che è sceso in piazza al fianco della Fiom, prima, e della CGIL, poi e che costituisce una rappresentanza qualitativamente significativa, ma quantitativamente irrilevante, di quella sinistra che – imperante Berlusconi – non si sarebbe mai sognata di aggredire la Costituzione con tanta virulenza e tanta disinvolta saccenteria. Credo, comunque, che questa ‘ minoranza ‘, etichettata dai media come ‘ estrema ‘ e/o ‘ radicale ‘, dovrà sobbarcarsi molto presto l’ onere di una impegnativa campagna referendaria per arrestare questa deriva anti-costituzionale. Non sarà né la prima né l’ ultima volta che una minoranza di ‘resistenti ‘ attiva un processo di liberazione nel nostro loro passione civile.Paese. L’ importante è che i ‘ fermenti migliori ‘ della società – tra i quali la nostra LeG – non lascino sola questa minoranza e, anzi, le diano il supporto dei loro saperi , delle loro competenze e della
    Giovanni De Stefanis, LeG Napoli

  • Intanto cominciamo col dire che una costituzione che si presta a mille interpretazioni è una solenne porcata. E’ così succede che la dove si può interpretare liberamente viene applicata secondo le necessità del momento, mentre dove è abbastanza chiara viene completamente disattesa. Un’altra grossa scemenza che è scritta qui sopra è: “non firmerò mai una riforma della giustizia che non tenga conto delle richieste della magistratura” Allora facciamo fare direttamente la riforma dai magistrati, sicuramente secondo i paramentri che a loro convengono. Ma perché, per la riforma della scuola sono state tenute in conto le richieste degli insegnanti? E per tutte le altre riforme è stato mai chiesto il parere delle persone interessate? Ma perché non si evita di dire sciocchezze?

  • Cara Sandra Bonsanti, splendido discorso ! Consegnalo a quel rompiscatole del falso giornalista, che appare sempre con la matita in bocca dietro ad ogni politico, chiedendogli di infilarlo nella tasca del nuovo Presidente.

  • Wow, quindi il suo presidente tenterebbe di esautorare le camere e di instaurare un presidenzialismo autoritario… Niente male Bonsanti, niente male.

  • cara bonsanti,
    molto bello, veramente, e chissà quando sarà realizzato..ma un giorno accadrà proprio così….
    che classe politica… di irresponsabili.

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