Riforme: era (ed è)
una questione democratica
Appello dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia)
ai parlamentari, ai partiti, alle cittadine e ai cittadini
L’appello in difesa della democrazia – contenuto nell’edizione speciale di ANPInews in allegato - verrà inviato agli organi di stampa, a tutti i parlamentari e ad esponenti dei gruppi e dei partiti. Verrà inoltre diffuso, a cura delle organizzazioni periferiche dell’ANPI - e auspicabilmente di qualunque associazione vi abbia interesse - alla più larga sfera di cittadini, ai fini di una corretta, completa e necessaria informazione.
Scrive l’A.N.P.I.:
“…Ai cittadini ed alle cittadine compete di uscire dal rassegnato silenzio, dal conformismo, dalla indifferenzae far sentire la propria voce per sostenere e difendere i connotati essenziali della democrazia…”
All’A.N.P.I. COMPETE per il nome che porta, più che ad ogni altra associazione della società civile, un’azione efficace che vada oltre l’inutile teatrino della parapolitica degli appelli, discorsi, raccolte firme, manifestazioni, ecc.
A me rode brucia tormenta che della Sovranità Popolare, articolo UNO della Carta, NON PER CASO, si sia fatto solo un intercalare retorico, buono per ogni discorso, buono per strappare un applauso. Ma sempre condannata all’astratto!
E ancor di più mi angoscia la consapevolezza che oggi esistano le condizioni convergenti perchè se un gruppo delle Persone che stimiamo in quanto portatrici del rigore morale e culturale dei Costituenti, sostenuto da quel mondo dell’informazione che da lustri e decenni denuncia senza tregua (e senza effetti) le malefatte della politica, decidesse di percorrere questa via per cambiare il destino del Paese, ebbene troverebbe un intero popolo pronto a segurlo.
Basta pensare che dietro ad un “vaffa”, solo un “vaffa”, siano andati oltre 8 milioni di voti mentre oltre 10 siano rimasti sull’Aventino e che secondo l’ultima indagine Demos, il 97% della Cittadinanza abbia perso ogni fiducia nell’offerta politica! E’ talmente evidente la cosa…
E’ talmente evidente che la Cittadinanza aspetti con ansia impaziente la possibilità di rientrare nel gioco politico con entusiasmo e positività!
Ma è necessario che qualcuno si assuma l’onere della guida, l’onere della conduzione delle operazioni!
Un Popolo senza una guida saggia, può solo arrovellarsi nella propria indignazione che non può trovare sbocchi costruttivi!