Per Sandra Bonsanti, giornalista e dal 2003 presidente dell’associazione Libertà e Giustizia, tutto, anche l’elezione del presidente della Repubblica, ha per centro la riforma del Senato in atto.
2 commenti
Ferma la mia preferenza per un politico di alta caratura internazionale come prossimo Presidente della Repubblica, sono parzialmente daccordo con Lei. Al Colle può andare chiunque, purchè dissenziente col Nazzareno. Tuttavia ritengo Napolitano sia stato un perfetto garante della Costituzione e – pur sferzandolo, su questioni che riteneva indispensabili per l’interesse generale della Nazione, a non tergiversare inutilmente – delle libertà del Parlamento.
Perchè le cose accadano non ci si può limitare a sperarle e desiderarle, anche intensamente.
A me rode brucia tormenta che della Sovranità Popolare, articolo UNO della Carta, NON PER CASO, si sia fatto solo un intercalare retorico, buono per ogni discorso, buono per strappare un applauso. Ma sempre condannata all’astratto!
E ancor di più mi angoscia la consapevolezza che oggi esistano le condizioni convergenti perchè se un gruppo delle Persone che stimiamo perchè portatrici del rigore morale e culturale dei Costotuenti, sostenuto da quel mondo dell’informazione che da lustri e decenni denuncia senza tregua (e senza effetti) le malefatte della politica, decidesse di percorrere questa via per cambiare il destino del Paese, ebbene troverebbe un intero popolo pronto a segurlo.
Basta pensare che dietro ad un “vaffa”, solo un “vaffa”, sono andati oltre 8 milioni di voti mentre oltre 10 sono rimasti sull’Aventino e che secondo l’ultima indagine Demos, il 97% della Cittadinanza abbia perso ogni fiducia nell’offerta politica!
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Ferma la mia preferenza per un politico di alta caratura internazionale come prossimo Presidente della Repubblica, sono parzialmente daccordo con Lei. Al Colle può andare chiunque, purchè dissenziente col Nazzareno. Tuttavia ritengo Napolitano sia stato un perfetto garante della Costituzione e – pur sferzandolo, su questioni che riteneva indispensabili per l’interesse generale della Nazione, a non tergiversare inutilmente – delle libertà del Parlamento.
Perchè le cose accadano non ci si può limitare a sperarle e desiderarle, anche intensamente.
A me rode brucia tormenta che della Sovranità Popolare, articolo UNO della Carta, NON PER CASO, si sia fatto solo un intercalare retorico, buono per ogni discorso, buono per strappare un applauso. Ma sempre condannata all’astratto!
E ancor di più mi angoscia la consapevolezza che oggi esistano le condizioni convergenti perchè se un gruppo delle Persone che stimiamo perchè portatrici del rigore morale e culturale dei Costotuenti, sostenuto da quel mondo dell’informazione che da lustri e decenni denuncia senza tregua (e senza effetti) le malefatte della politica, decidesse di percorrere questa via per cambiare il destino del Paese, ebbene troverebbe un intero popolo pronto a segurlo.
Basta pensare che dietro ad un “vaffa”, solo un “vaffa”, sono andati oltre 8 milioni di voti mentre oltre 10 sono rimasti sull’Aventino e che secondo l’ultima indagine Demos, il 97% della Cittadinanza abbia perso ogni fiducia nell’offerta politica!
E’ talmente evidente la cosa…