Le giornate ravennati di Gherardo Colombo

GColombo 14102014Da tempo – quasi ogni anno – Gherardo Colombo è presente a Ravenna in due distinti momenti. Una serata rivolta alla città e la mattina seguente un incontro di dialogo con le studentesse e gli studenti delle Scuole Medie Superiori che gli pongono quesiti a partire da opere di Colombo precedente studiate e discusse in classe.

Nella serata di martedì 14 ottobre l’incontro con la cittadinanza ha affrontato il tema A oltre vent’anni da Mani Pulite, cosa serve per uscire da Tangentopoli? Folto il pubblico presente. Dopo una introduzione “storica”, da cui si evince che la corruzione in questi vent’anni è aumentata e che gli strumenti della Giustizia (indagini, processi, carcere) sono stati poco efficaci, Colombo vede come via d’uscita solo una radicale trasformazione culturale che incida a fondo nella coscienza individuale e collettiva. Il dialogo fra pubblico e Colombo è stato lungo e intenso, come quello della mattinata successiva – il 15 ottobre – con le scuole.

Circa 150 ragazze e ragazzi lo hanno seguito con attenzione e diretta partecipazione. Anche in questo caso – il tema della mattinata era Le regole e la Costituzione – Colombo non fa sconti alle nostre individuali coscienze. Informarsi, studiare, conoscere, interrogarsi, partire sempre da sé, sapersi responsabili, in un lavoro di continua interrogazione etica che diviene così coscienza civile per una cittadinanza responsabile.

Gli incontri erano promossi dal Comitato in Difesa della Costituzione, dal Comitato per la Legalità e la Democrazia e da Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna, con il patrocinio del Comune di Ravenna e della Camera di Commercio di Ravenna.

1 commento

  • Illustre e stimatissimo dr Colombo,

    l’impegno che si è scelto lasciando la magistratura per dedicarsi al pellegrinaggio formativo-educativo attraverso le scuole del Paese, è senza dubbio alcuno degno del massimo rispetto e stima.

    Ma se è certo che a Lei dà il piacere delle buone azioni e della luce negli occhi ammirati dei fortunati giovani che l’ascolteranno, è altrettanto certo che non potrà nell’immediato cambiare il destino del Paese. E, vista la disparità delle forze in campo, è anche difficile che la Sua “Evoluzione o Rivoluzione Culturale” possa realizzarsi compiutamente.

    Mentre immediata è l’urgenza!

    Per questo insisto: dottori, professori! dopo averci fatto rilevare per l’ennesima volta il declino del Paese dovuto al degrado qualitativo del personale politico che ha visto passare nel tempo in Parlamento da Calamandrei a Razzi e Scilipoti, da Einaudi a Dell’Utri e Berlusconi, da Terracini a Cuffaro e Cosentino, da Croce a Bossi, De Gregorio e Genovese e avanti un girone dopo l’altro, cosa ci proponete per invertire la situazione? Cosa ci proponete per riportare in Parlamento, luogo-Istituzione dal quale dipendono le sorti del Paese e del suo Popolo, la Migliore Elite della Società Civile?

    Perchè è anche da Voi, Professoroni, Parrucconi o presunti tali, dalla Vostra acquiescenza ad essere condotti da tanta mediocrità che è dipeso e dipende il degrado delle Istituzioni e il conseguente declino della Repubblica!

    Non avreste dovuto limitarvi alla denuncia per lasciare, come Ponzio Pilato, alla “folla” negletta e asservita il destino del Paese!

    E allora AVANTI! prima di arrivare all’ultimo cerchio, AVANTI! guidateci all’esercizio della Costituzione, guidateci alla SOVRANITA’ POPOLARE REALIZZATA (art.1) e alla Democrazia Diretta Propositiva (artt. 50 e 71), guidateci alla liberazione dell’Alto Potenziale Evolutivo di quella Carta che volete difendere (davvero?)!

    Allora AVANTI! per ottenere riforme, per riaffermare la Sovranità Popolare, per ritrovare la Dignità di Cittadinanza, per abbattere l’arroganza della casta e di ogni altra lobby, che siano farmacisti ed avvocati, burocrati e tassisti, generali ed ammiragli, curie e mafie, perchè contro la Sovranità Popolare Realizzata, non ci sono ricatti o pressioni che tengano, ma conviene solo l’ossequio!

    E per blindare la Carta da ogni attacco lesivo del suo spirito originario e autentico, ma non dagli opportuni aggiornamenti rilanciandone Autorità e Autorevolezza con l’esercizio concreto e diretto.

    E per prevenire ed evitare che il prossimo Presidente della Repubblica sia designato al Nazzareno con la determinante partecipazione di un pregiudicato!

    C’è un progetto pronto e disponibile ad ogni Vostro apporto!

    Paolo Barbieri

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